SBROLLINI: “È LA SFIDA DEL CORAGGIO E DELLE IDEE”

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A Padova è stata presentata la candidatura della Senatrice Daniela Sbrollini come governatrice del Veneto. Presenti il coordinatore nazionale di Italia Viva e vice presidente della Camera Ettore Rosato e la ministra Elena Bonetti nonché il segretario nazionale del PSI Vincenzo Maraio.

I socialisti si affiancano a sostegno della candidata di Italia Viva ma “Aspettiamo altri amici nei prossimi giorni e nelle prossime settimane” come ha detto Rosato. “”Il Veneto è una regione che funziona””, prosegue “ma si può e si deve migliorare la situazione. Non si può pensare ad un’opposizione sonnolenta che non incide. Le cose si cambiano da dentro il palazzo e noi abbiamo le ricette giuste così come le portiamo avanti a livello nazionale”.

Per la ministra Bonetti la scelta di Sbrollini è “un passo deciso e coraggioso che solo una donna poteva compiere”. E proprio sull’importanza della presenza femminile ha esordito la candidata governatrice.

“Italia Viva ha da subito capito quanto sia importante la parità di genere e il fatto di essere donna ed avere una squadra di grandi presenze e competenze femminili, mi inorgoglisce – aggiunge -. Siamo di fronte ad una situazione che dura da 25 anni in questa regione. Ci sono due schieramenti conservatori che tendono a schiacciarsi su posizioni sterili e ideologiche, senza risolvere i veri problemi. La crisi dovuta al covid-19 ha amplificato le falle che esistono in Veneto sotto l’aspetto sociale e sanitario. Le riforme strutturali oggi sono una necessità che non può più essere rimandata. Il Veneto è una regione che sta bene grazie soprattutto ai veneti stessi, agli imprenditori, ai cittadini tutti, ad uno spirito identitario e ad una forza propria. Il nostro compito è portare le istanze di tutti, a prescindere da idee e senza pregiudiziali, per scardinare un dualismo che si annulla in una logica di contrapposizioni inutili.”

“Mi sento un candidato del territorio”, afferma Sbrollini “e come tale voglio portare al palazzo della Regione le soluzioni di riforme e innovazioni che servono al mio territorio””. E conclude con una proposta concreta, ovvero di “decidere insieme a tutti i candidati delle location alternative alle scuole per il voto di Settembre, perché noi per primi abbiamo chiesto di aprire le scuole a maggio e non solo non è stato fatto ma ora ci troviamo anche di fronte al rischio assurdo di vederle chiuse dopo appena una settimana dall’apertura.”