SCUOLA: CONTRO BLOCCO STIPENDI PRECARI, CODACONS LANCIA NUOVA INIZIATIVA LEGALE

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BLOCCATI I CONTRATTI E GLI STIPENDI DEI SUPPLENTI BREVI DELLA SCUOLA: IL PASTICCIACCIO DEL MIUR

Il Ministero dell’Istruzione ha rimandato a casa e bloccato il pagamento degli stipendi di numerosissimi docenti e ATA della scuola pubblica ai quali, durante l’emergenza Covid-19, era stato prorogato il contratto di supplenza breve per volontà dello stesso Miur e, prima ancora, del Governo.

In forza dell’art. 121 del D.L. Cura Italia n. 18/2020, il Ministero dell’Istruzione avrebbe dovuto assegnare alle istituzioni scolastiche statali le risorse finanziarie per i contratti di supplenza breve e saltuaria anche in deroga alle vigenti normative e, quindi, con proroga anche in caso di rientro del titolare, proprio “al fine di favorire la continuità occupazionale dei docenti già titolari di contratti di supplenza breve e saltuaria, nei periodi di chiusura o di sospensione delle attività didattiche disposti in relazione all’emergenza sanitaria da COVID-19”.

Tuttavia, con successiva nota del 5 aprile, la n. 8615, lo stesso Ministero ha fatto retromarcia, prevedendo inspiegabilmente che: “le istituzioni scolastiche potranno conferire incarichi di supplenza breve e saltuaria per le sole finalità e secondo le modalità previste dalla normativa vigente in via ordinaria”.

Ecco dunque che, solo per colpa di una errata e confusa interpretazione delle norme, oggi centinaia di docenti e ATA assunti come supplenti brevi e saltuari si trovano non solo disoccupati ma addirittura privi della giusta retribuzione per il lavoro dignitosamente svolto in questo periodo! Una situazione che non esitiamo a definire paradossale e non degna di uno Stato di diritto.

Per questo il Codacons ha deciso di stare ancora una volta al fianco dei precari della scuola e, in particolare, di chi, nella categoria, si trova nella posizione più debole, mettendo a disposizione una diffida da inviare al Ministero dell’Istruzione e al Ministero dell’Economia, per tutelare i propri diritti di lavoratori e ottenere le retribuzioni spettanti per legge. Il modulo è scaricabile alla pagina