Scuola. Partito Democratico chiede situazione degli organici in regione

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La ripresa dell’anno scolastico in presenza e in piena sicurezza, si rimarca dal Partito democratico con un’interrogazione, “rappresenta una priorità per la Regione”

“Qual è il quadro aggiornato della situazione degli organici nella scuola in Emilia-Romagna?”. A chiederlo, con un’interrogazione rivolta alla Giunta, è il Partito democratico.

Il Pd, in particolare, vuole spere se “sia stata avviata un’interlocuzione tra la Conferenza delle Regioni e il governo (anche attraverso il lavoro della commissione Istruzione, università e ricerca) sulle criticità specifiche della nostra regione e quali siano le ipotesi in campo per risolverle al fine di garantire l’avvio in sicurezza del prossimo anno scolastico”.

In Emilia-Romagna, si legge nell’atto ispettivo, “si sono riscontrate alcune specifiche criticità in merito agli organici, che, ad oggi, non hanno trovato ancora un’adeguata soluzione e che meritano un’attenzione e un’attivazione a tutti i livelli istituzionali: il numero degli studenti resta pressoché lo stesso dello scorso anno (circa 547mila di cui oltre 19mila con disabilità certificate), ma con una differenza, dato che aumenteranno in modo importante gli studenti delle superiori e ai corsi serali (1.500 a Bologna, 900 a Modena, 500 a Ferrara e 200 a Piacenza, per fare solo alcuni esempi), mentre caleranno quelli del primo ciclo e – come confermato anche a mezzo stampa e dai dirigenti scolastici – non ci saranno cattedre disponibili sul serale per le utilizzazioni, assegnazioni, supplenze annuali da graduatorie provvisorie delle supplenze”.

Senza un corrispondente rafforzamento degli organici dei docenti, si rimarca nell’interrogazione, “si arriverà dunque a una ulteriore crescita di criticità rispetto all’utilizzo degli spazi e alla previsione di classi con un numero molto alto di allievi, sia nel primo ciclo sia nel secondo grado, con conseguenti difficoltà sul piano della didattica e della sicurezza“.

Nel documento si sottolinea poi il fatto che “i posti per l’Emilia-Romagna, seppure di poco incrementati, non tengono in alcun modo conto delle risorse aggiuntive costituite dal cosiddetto organico Covid, che lo scorso anno, per fronteggiare la pandemia, hanno consentito dal mese di ottobre di assumere temporaneamente circa 5.000 unità tra personale docente e personale Ata. La riconferma dell’organico assegnato non sarà pertanto sufficiente a garantire una regolare ripartenza del prossimo anno scolastico per garantire il diritto allo studio degli studenti e diminuire il numero di alunni per classe (che consente al contempo maggiore distanziamento e una più efficace azione didattica)”. Nella nostra realtà regionale, si rileva inoltre nell’interrogazione, “un altro elemento di criticità riguarda la copertura dell’organico degli insegnanti di sostegno, che vede la previsione della conferma delle deroghe ai posti assegnati con gli stessi numeri dello scorso anno scolastico, a fronte di un incremento di 525 studenti (+2,75 per cento) su un complessivo di 19.500 studenti con disabilità”.

La ripresa dell’anno scolastico in presenza e in piena sicurezza, si rimarca quindi dal Partito democratico, “rappresenta una priorità per la Regione Emilia-Romagna”.

Il Pd, nel riconoscere “gli sforzi economici messi in campo dal Ministero e dal governo per il personale scolastico”, rileva però che “dopo due anni scolastici problematici per le scuole di ogni ordine e grado a causa della pandemia, che hanno avuto conseguenze gravi sia sugli obiettivi formativi che sulla salute psichica delle bambine e dei bambini e delle ragazze e dei ragazzi, occorre l’adozione di misure straordinarie, investimenti in personale e stabilizzazioni massicce per consentire la didattica in presenza, per evitare assembramenti e ridurre il numero degli alunni per classe, l’estensione del tempo scuola e della scuola dell’infanzia per recuperare l’abbandono scolastico, per dare supporto agli studenti più fragili, garantendo a tutti, senza distinzione, il diritto allo studio”.

(Cristian Casali)