SEJKO: SETTORE BANCARIO ALLEATO DELLA CRESCITA ECONOMICA

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Il Governatore della Banca centrale d’Albania è intervenuto alla cerimonia degli auguri di fine anno indetta dall’Associazione bancaria nazionale e dal suo Presidente, Bledar Shella

“Il grado di solidità e liquidità degli Istituti di credito ha consentito di mantenere su livelli continuativi molto buoni i flussi di prestiti e impieghi all’economia reale del Paese, e ciò dovrebbe proseguire anche in riferimento ai prossimi dodici mesi in settori strategici dal turismo all’agricoltura, tenendo sotto controllo l’incidenza delle sofferenze, favorendo l’utilizzo della moneta locale, il Lek, e aiutando il prodotto interno lordo a centrare l’obiettivo di una crescita stimata per il 2024 in un 3,5 per cento”.

L’onorevole Gent Sejko, nel corso del proprio messaggio al gruppo direttivo dell’associazione delle banche con sede in Albania, ha espresso parole di elogio per l’evoluzione di cui il settore ha saputo rendersi protagonista, perseguendo obiettivi di rafforzamento organizzativo con cui sono stati messi in completa sicurezza i risparmi delle famiglie e delle imprese albanesi e si è incentivato l’afflusso di capitali da investitori esteri interessati a sottoscrivere strumenti finanziari locali o partecipazioni all’interno dei sistemi produttivi e dei mercati infrastrutturali. 

A riprova di queste tendenze, vi è la variazione, indicativa di un moderato ma sostanziale aumento, di tre punti percentuali messi a segno sia sul versante dei depositi, ossia la raccolta di risparmi e di fondi, che su quello degli affidamenti alle famiglie e alle aziende.

Nello stesso tempo, il Governatore ha esortato i banchieri presenti a recepire, nei bilanci dei propri istituti, per il tramite di accantonamenti adeguati, i rischi, purtroppo ancora evidenti, derivanti dalla particolare esposizione del settore dell’edilizia e delle costruzioni residenziali e dalle oscillazioni dei tassi di cambio, al fine – in questo secondo caso – di seguitare a riconoscere la giusta e meritata fiducia al segmento delle ditte esportatrici sia agricole che dei settori non alimentari. 

Parallelamente, l’onorevole Sejko ha confermato che la Banca centrale porterà avanti, in maniera graduale e ragionata di volta in volta, la propria politica monetaria disinflazionistica, volta a normalizzare a regime il ruolo dell’istituto di emissione e a ricondurre l’indice del livello generale dei prezzi al target prefissato del 2 per cento, così da tutelare il salario reale, evitare il deprezzamento della valuta locale, favorire gli investimenti in prodotti finanziari tracciabili denominati in Lek, aumentare il grado di inclusione bancaria, calmierare l’inflazione importata e i rendimenti effettivi del debito pubblico sceso nel frattempo al 60 per cento del PIL.

Il Governatore ha infine sottolineato l’importanza di mantenere tassi di cambio flessibili fra il Lek e le principali valute estere, dollaro statunitense e moneta unica UE, poiché tale assetto è quello più funzionale alle esigenze di un’economia emergente e in transizione come quella albanese, e in quanto il rafforzamento della moneta nazionale nei tassi di cambio è l’effetto della crescita di voci fondamentali come il turismo e le esportazioni agricole, oltre che della messa a terra applicativa della riforma giudiziaria e di altri interventi su pubblica amministrazione e internazionalizzazione in entrata.

Il dialogo fra politica monetaria e fiscale, e politiche industriali condotte dagli istituti di credito retail e di secondo livello, si pone come un elemento chiave per la complessiva capacità attrattiva e competitiva del Paese. 

Dir politico Alessandro Zorgniotti