Serie A, il Governo dice stop: “Molte squadre vogliono fermarsi, tornare a giocare è inverosimile”

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SERIE A RIPRESA SPADAFORA – Dopo settimane di trattative e discorsi tra le parti per organizzare la ripresa del campionato, ora la Serie A non sembra così certa di continuare. La stagione potrebbe terminare qui e a accendere l’allarme è stato il Ministro dello Sport Spadafora: “La strada per la ripresa della Serie A è sempre più stretta e difficile”.
Serie A vicina allo stop definitivo

Dunque le parole, arrivate da una delle cariche istituzionali più influenti in questo caso, non fanno presagire nulla di buono per quanto riguarda un eventuale ripresa. Ad avvalorare l’ipotesi di uno stop, come riporta Leggo, c’è la situazione caotica nel resto dell’Europa. Olanda e Francia hanno detto stop, Premier e Bundesliga vogliono tornare a giocare, mentre la Liga è in bilico al pari dell’Italia. In tutto questo, la Uefa ha chiarito che Champions ed Europa League si disputeranno entro agosto, a prescindere dai campionati nazionali (che però vorrebbero venissero finiti). Il ministro dello sport ha anche aggiunto: “Vedrete che molti club vorranno fermarsi. Meglio che il calcio italiano pensi a un piano B”. Parole inequivocabili seguite da quelle del vice ministro della salute Pierpaolo Silieri: “Tornare a giocare? Mi sembra inverosimile”, e dal pensiero di Damiano Tommasi, presidente Assocalciatori, che sembra anche lui abbassare il tiro e accettare le decisioni dall’alto: “I tempi della ripartenza sono sempre più stretti e ora c’è meno speranza”. Non si arrende invece il presidente della Figc Gravina che annuncia ripercussioni economiche drammatiche in caso di stop definitivo: “Non firmerò mai per il blocco dei campionati, perché sarebbe la morte del calcio italiano. Con la chiusura totale il sistema perderebbe 700-800 milioni di euro. Tutti invocano il blocco, lo faccia il Governo, ce lo imponga, io rispetterò sempre le regole”.