Serie A: Sampdoria-Milan 1-2, Pioli riprende la fuga in campionato

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LA PARTITA
Il Milan è inarrestabile, conquista l’ottava vittoria in 10 partite e rimette tutte in riga le rivali, a partire dai cugini dell’Inter. Una marcia trionfale quella dei rossoneri, che non hanno passaggi a vuoto nemmeno senza tre colonne come Ibrahimovic, Bennacer e Kjaer, grazie a uno splendido collettivo plasmato al meglio da Pioli, al ritorno in panchina per la prima volta in campionato dopo il coronavirus. E che la mano del tecnico sia fondamentale in questa cavalcata lo dimostra la sostituzione di Saelemaekers con Castillejo: la spagnolo, entrato da pochi secondi, realizza il gol del 2-0. Il Diavolo, contro una Samp nel primo tempo troppo rinunciataria, è padrone del campo e soffre solo a inizio e fine partita. Il primo squillo, infatti, è dei padroni di casa, ma Donnarumma con un colpo di reni salva sul colpo di testa di Tonelli (8′). Il Milan è in pieno controllo, ma non trova lo spunto giusto, fino alle fine del primo tempo, quando Rebic sul lungo lancio di Theo Hernandez controlla bene, salta Audero e solo un prodigioso intervento di Tonelli sulla linea evita il gol con l’aiuto del palo. Poi Calvarese punisce con il rigore un fallo di mano di Jankto sul colpo di testa di Hernandez nei pressi del vertice dell’area e il la prima frazione si chiude con il rigore vincente di Kessie.

La ripresa inizia con Hauge al posto dello spento Brahim Diaz e con Ekdal e Damsgaard al posto dei disastrosi Adrien Silva e Jankto. E’ una Samp un po’ più coraggiosa, ma è sempre il Milan ad andare vicino al gol con un esterno piazzato di Tonali ribattuto dal palo. Donnarumma non corre pericoli e la mossa di Pioli (Castillejo per Saelemaekers) regala il 2-0: bello l’assist dal fondo di Rebic per il sinistro di prima intenzione dello spagnolo. I blucerchiati hanno un sussulto all’82, quando Ekdal in acrobazia di destro batte Donnarumma sugli sviluppi di un corner. Ma a questo Milan è quasi impossibile fare gol su azione (solo Lukaku e Mertens ce l’hanno fatta) e negli ultimi minuti Romagnoli e compagni gestiscono senza affanni. Al triplice fischio è tripudio rossonero: a suon di record, la scudetto non è più solo un sogno.