Parole al vetriolo quelle che Vittorio Sgarbi, ospite di Quarta Repubblica andata in onda lunedì 15 febbraio, ha riservato nei confronti di Roberto Speranza, definito “ministro dell’Umiliazione, un vero comunista”. Il ministro della Salute, sottolinea il critico d’arte, “ha fatto tanto male che abbiamo più morti di tutti in Europa”.
Sgarbi contro Speranza
Il deputato di centrodestra ha sparato duro sulla gestione della pandemia: “Tutta la linea politica che si è sovrapposta alla linea tecnica – ho sentito persone parlare di cose che non sanno – ha causato quello che stiamo vivendo”. Poi ennesima frecciata a Speranza: “Più morti di quelli che ha portato Speranza in Europa non ce ne stanno. Guardo le evidenze”.
E sulla querelle fra i virologi che si contraddicono, entra in tackle: “Ricciardi ha dato indicazioni contrastanti con quelle di Palù, Bassetti, Zangrillo”, accolte dal ministro della Salute. Adesso si auspica, parlando di Mario Draghi, che “un governo tecnico metta un grande medico che risolva le contraddizioni“.
Non ha lesinato complimenti sulla questione della chiusura degli sci, reputata una “provocazione pura da parte prima di Ricciardi e poi ribadita da Speranza”. Sgarbi commenta: ““Stare all’aria aperta non porta contagio. Fa ammalare i sani e non cura i malati. La Cina invece ne è uscita totalmente. Ci sono modelli in cui si è vinta la malattia”.
In conclusione, rimarca il sindaco di Sutri, “in Italia invece dobbiamo accettare ogni umiliazione. Speranza è un vero comunista, ma magari fosse comunista come i cinesi, è un comunista ignorante”.
