Si riduce il rischio di povertà in Italia: diminuisce la percentuale durante il Governo Meloni

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Le politiche dell’esecutivo , in ambito sociale, hanno inciso positivamente sulla riduzione del rischio di povertà: nel 2023 è diminuito dal 20% al 18,8%

La diseguaglianza dal reddito primario al reddito disponibile, si rileva maggiormente  nel meridione.

L’importanza e l’attenzione che l’attuale Governo sta rivolgendo verso la popolazione italiana, riguarda con buona evidenza un programma volto alla riduzione della povertà, proprio per garantire una dignità sociale a livello nazionale.

Buona parte delle famiglie che ricevono l’assegno unico ed universale per i figli a carico, vedono un aumento medio, confrontato con l’anno 2022, di 719 euro all’anno.

Ebbene, anche la cura dei nuclei familiari risulta piuttosto importante per l’attuale esecutivo, evidentemente anche per consentire al contesto parentale, di veder crescere la prole nel modo migliore possibile, garantendo ai propri figli la possibilità di studiare e di vivere nel modo migliore fino all’indipendenza.

È chiaro che gli obiettivi, con il passare del tempo, gli obiettivi scalderanno di grado e se possibile aiuteranno ancor di più tutti coloro che hanno bisogno.

Spesso si parla delle recenti politiche sociali come “di sinistra”: per qualcuno è una presa di posizione socialista, ma la realtà dimostra che proprio la destra attenta alla meritocrazia ed alla crescita del paese, si dimostra essenzialmente più vicina alle persone rispetto ad una sinistra e ad un’ opposizione generale che ormai da anni si dimostra evanescente.

In conclusione, sembra che le polemiche sui venti del cambiamento, si dimostrino totalmente fallaci, mentre ci si augura che la povertà generale diminuisca: per consentire ad ogni singolo cittadino italiano di usufruire concretamente di tutti quei diritti sociali che il tempo e le scelte sbagliate dei governi precedenti, fino ad ora, hanno accantonato.

fonte: la vocedelpatriota