Si susseguono in questi giorni le manifestazioni in tutta Italia dei Giudici di pace e dei magistrati onorari

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Stamattina c’è stato un presidio anche a Salerno. A Palermo, è in corso uno sciopero della fame da oltre otto giorni. A Napoli, protesta ieri davanti al tribunale. “Noi garanti della Giustizia ma abbandonati dallo Stato”, dicono i rappresentanti di queste categorie, che vivono una condizione estrema di precarietà, di diritti negati, privati di importanti tutele assistenziali, previdenziali ed economiche, che rischiano di aggravarsi dal prossimo anno, con l’entrata in vigore della riforma. Sulla loro situazione ho già presentato, in passato, una interrogazione al Ministro della Giustizia e più volte ho sollevato il caso. Per intanto sono intervenute alcune sentenze, che danno ragione a Giudici di pace e magistrati onorari sulle loro rivendicazioni. Parliamo di personale della giustizia di primo piano: svolgono esattamente le funzioni dei magistrati e smaltiscono almeno il 50% dei carichi giudiziari. Non hanno diritto a ferie, permessi, tredicesima, previdenza né hanno tutele e garanzie in caso di malattia, tema quanto mai importante in questo periodo pandemico. Lavoratori della Giustizia senza giustizia. È urgente affrontare questo tema, ascoltando le proposte delle categoria e lavorando a una soluzione condivisa.

Federico Conte