Sintomi di insonnia legati ad ictus ed infarto

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I sintomi dell’insonnia sono associati ad un incremento del rischio di ictus, infarto miocardico ed altre patologie cardio-cerebro-vascolari (CCVD), come dimostrato da uno studio prospettico condotto su 487.200 soggetti, anche se l’effetto osservato è di entità molto limitata.

Come affermato da Liming Li della Peking University di Beijing, autore dello studio, i singoli sintomi dell’insonnia sono fattori di rischio indipendenti di cardiopatie ed ictus.

Gli adulti con molteplici sintomi di insonnia presentano un rischio ancora maggiore di sviluppare cardiopatie o ictus, il che dovrebbe attirare l’attenzione del medico. Gli studi precedenti in materia mancano di una definizione uniforme di insonnia.

In alcuni casi essa era definita semplicemente come difficoltà ad addormentarsi. Sussistono inoltre evidenze limitate e controverse sull’influenza di età, sesso o altri fattori demografici sull’associazione fra insonnia e CCVD.

Nel presente studio è stato rilevato che per quanto la prevalenza dell’insonnia sia maggiore negli anziani, essa è maggiormente dannosa nei giovani adulti in termini di rischio di CCVD.

I giovani adulti non ipertesi potrebbero trarre maggiore beneficio dal rilevamento precoce e dal trattamento dei sintomi dell’insonnia in termini di salute cardiovascolare.

Lo studio non copre il caso del sonno non riposante, un altro comune sintomo dell’insonnia, ed inoltre ha rilevato i sintomi una sola volta e si è basato soltanto su quanto riportato dai pazienti.

Quanto riscontrato dunque andrebbe interpretato con cautela per via di possibili errori nelle informazioni di base. Sono comunque necessarie ricerche future per determinare se cambiamenti nello stile di vita o nell’igiene del sonno atti a migliorare i sintomi dell’insonnia riducano il rischio di CCVD.

Fonte: Neurology online 2019