SMART WORKING NELLA PA, IMPEGNATO IL GOVERNO

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dadone

Con una mozione M5S a prima firma di Vittoria Baldino, condivisa da tutta la maggioranza e approvata all’unanimità

Il Parlamento ha impegnato il governo all’implementazione del lavoro agile nella pubblica amministrazione, evitando così di cancellare i progressi fatti durante la   dal governo Conte 2 e dalla sottoscritta. Non mancherò di ribadire questa posizione dell’organo legislativo in consiglio dei ministri, dato anche il rischio pandemico sui luoghi di lavoro.
Il governo ha già, giustamente, snellito le procedure per il ricorso al lavoro agile nelle aziende. Non a caso siamo passati dallo smart working d’emergenza al “new normal” cioè a nuove abitudini e nuovi approcci alla quotidianità. L’Osservatorio Smart Working PoliMi parla di 4 mln di smart worker in Italia e specifica che il lavoro agile resterà per l’89% delle grandi aziende e per il 62% delle PA. I grandi giornali nazionali parlano ormai quotidianamente dei numeri e del forte impatto positivo dello smart working. Piace a grandi aziende ma anche ai dipendenti, fa risparmiare tempo e risorse ma aumenta anche la produttività.
In un’era di negazionismo galoppante dovremmo mettere da parte le miopie personali ed affidarci ai dati. Il parlamento e i fatti stanno tracciando la via, limitiamoci a seguirla perché il mondo continuerà a girare anche se qualcuno non ci crede.