Smog, Cattaneo: da fumo 1,9% emissioni inquinanti, agire su riscaldamenti

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sigarette

“Il fumo di sigaretta incide sulle emissioni inquinanti e lo smog per l’1,9%”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, a margine del vertice in Prefettura con il ministro dell’Ambiente Sergio Costa riferendo i dati dell’inventario delle emissioni in aria (INEMAR).

Lavoriamo sul 42% di emissioni da riscaldamenti

“Quindi – ha continuato – tutto serve, ma forse è importante concentrarsi sul 42% di emissioni che derivano dal riscaldamento civile che sono meno immaginifiche rispetto ad altre che colpiscono la sensibilità dell’opinione pubblica, ma sono più efficaci dal punto di vista dell’inquinamento ambientale”.
Incontro positivo e costruttivo

“L’incontro con il ministro – ha spiegato Cattaneo – è stato positivo e costruttivo come deve essere tra Istituzioni che hanno lo stesso obiettivo: migliorare la qualità dell’aria. Gli ho illustrato i dati sulla qualità dell’aria in Lombardia che, al di là della situazione critica di questi giorni, confermano come il percorso che stiamo facendo porti ad una qualità dell’aria progressivamente migliore. Le misure strutturali funzionano di più di quelle emergenziali. E noi vogliamo concentrarci su queste”.
Concentrarsi su edifici

“Ho chiesto al ministro – ha proseguito l’assessore – di immaginare insieme un percorso che si concentri soprattutto sul riscaldamento civile perché oggi la fonte principale di emissione non è il traffico, ma è il riscaldamento delle abitazioni, agendo anche con misure regolamentari oltre che con incentivi economici, che per esempio impediscano la vendita di stufe a pellet non certificate. C’è la piena disponibilità del ministro, anche a sviluppare questi temi da un punto di vista tecnico. Inoltre, condividiamo il fatto che politiche che favoriscano scelte virtuose dei cittadini siano le più efficaci”.
Efficientamento edifici pubblici

“Sugli edifici pubblici siamo già partiti sostenendo interventi di efficientamento con fondi europei e regionali. Serve però un intervento complessivo che guardi al ‘sistema edificio’. Su questo c’è il ‘conto clima nazionale’, che ha dato un contributo significativo e che apprezziamo, ma stiamo ragionando anche su altre interventi. Perché per molti cittadini è difficile pensare all’investimento iniziale per la sostituzione delle caldaie, per fare il cappotto, per mettere l’impianto fotovoltaico. Servono strumenti che azzerino questo investimento iniziale e consentano con il risparmio di ripagare l’investimento”.
La Lombardia aspetta da Roma 112 milioni di euro

L’assessore Cattaneo ha quindi ricordato al ministro Costa che non è ancora arrivato neanche un euro rispetto risorse nazionali previste, già stanziate, ma non ancora trasferite.
Servono i decreti attuativi

“Possiamo iniziare a mettere in atto gli interventi dal momento in cui ci sono i decreti attuativi che prevedono il trasferimento delle risorse. Per la Lombardia – ha concluso – attendiamo ancora i decreti per 60 milioni di euro di un finanziamento già approvato nel 2017 per acquisto di mezzi di trasporto pubblico eco compatibili. Devono arrivare anche altri 12,5 milioni dal ministero dell’Economia come incentivi per la sostituzione dei veicoli più inquinanti. Mancano ancora anche altri 40 milioni destinati alle Regioni del Bacino Padano per politiche di miglioramento della qualità dell’aria. Queste sono risorse per le quali c’è già una decisione formalizzata, ma non ancora i decreti di trasferimento. Poi il Ministro ha annunciato che ci sono 10 miliardi che riguardano il complesso delle politiche di contrasto al cambiamento climatico: ne siamo lieti ma attendiamo i fatti”.