Sol Indiges. Arte pubblica a #Pomezia tra mito e futuro, progetto del Comune di Pomezia

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Da oggi, lunedì 29 marzo 2021, è visibile L’antiporta, il grande murale (1.000 mq circa) che l’artista Agostino Iacurci
ha realizzato sull’intera facciata esterna della Biblioteca Comunale Tognazzi, proponendo un’inedita lettura dell’edificio e un nuovo ruolo nel percorso narrativo della città. L’artista si è ispirato al libro VI dell’Eneide in cui si narra l’incontro con la Sibilla Cumana, la veggente che predice ad Enea lo sbarco sul litorale laziale. Il suo antro viene descritto da Virgilio come una caverna con cento porte che si spalancano automaticamente all’unisono nel momento del responso. Le soglie che conducono nell’oltretomba, la misteriosa porta in tufo dell’Heroon di Enea conservata al Museo Civico Archeologico Lavinium
, le porte varcate da Virgilio e Dante nella Divina Commedia, sono altrettanti riferimenti derivanti dal confronto con i classici e amplificano la funzione simbolica della biblioteca, che diventa tempio del sapere, oracolo laico della città, luogo privilegiato in cui ottenere risposte alle proprie domande.
“Abbiamo sempre considerato la cultura – dichiara la vice Sindaco Simona Morcellini – il tassello fondamentale per la costruzione di una comunità e la bellezza la luce evolutiva che ne guida il percorso. Questo progetto è veicolo di un messaggio unico e identitario, capace di illuminare gli spazi cittadini e riannodare i fili che collegano il mito al futuro, con i più giovani a fare da testimoni”.
“Abbiamo l’obiettivo ambizioso di rivoluzionare il volto di Pomezia – aggiunge il Sindaco Adriano Zuccalà – portandolo ad identificarsi con quelli che oggi sono i tratti distintivi della nostra Città: storia, futuro, giovani, tecnologia, innovazione, sostenibilità. Pomezia è uno dei laboratori più innovativi d’Italia capace di mettere a sistema le aziende, il turismo e la vita in tutte le sue meravigliose declinazioni. Le opere realizzate restituiranno un panorama cittadino rivitalizzato e vivace, con l’impronta indelebile dell’arte di strada condivisa con gli studenti del territorio”.
“Sol Indiges. Arte pubblica a Pomezia tra mito e futuro – afferma il curatore Marcello Smarrelli – propone una visione inedita della città, recuperando la potenza comunicativa della pittura murale intesa come manifesto, intervenendo sui luoghi che da sempre contribuiscono ad arginare la desertificazione culturale, quali la scuola e la biblioteca, stimolando la curiosità e il pensiero critico, per generare nuove idee”.
Foto crediti Andrea Pizzalis
courtesy Fondazione Pastificio Cerere