Sono rimasta in silenzio ad osservare la vicenda Bonafede-Di Matteo per giorni

0
66

Ho pensato che non commentare a caldo l’intera vicenda fosse l’unica cosa saggia da fare, nell’oceano di accuse, difese e tifoserie. Chiaramente, però, una mia idea me la sono fatta, ma come sono andate realmente le cose lo sanno solo i diretti interessati e, dunque, la mia opinione non ha alcun valore. Vale la pena, però, svolgere una breve e generale riflessione sull’animo umano.
Oggi, come volevasi dimostrare, la sfiducia al Ministro Bonafede – anzi le sfiducie – si sono rivelate un buco nell’acqua, vuoi perché l’una diceva l’esatto contrario dell’altra, vuoi perché, a prescindere dall’idea che si abbia del lavoro svolto dal Ministro Bonafede, tutto gli si può rimproverare ma non di essere un “colluso” con la mafia o uno dal giudizio “influenzabile” dalla criminalità organizzata.
Nino Di Matteo è un servitore dello Stato a cui tutti dobbiamo essere grati per l’immane sacrificio che sta portando avanti nella lotta alle mafie e alla criminalità organizzata. Nonostante quanto accaduto, per entrambi mantengo la medesima stima che nutrivo un mese fa.
Ma sono uomini e come tutti gli uomini e le donne di questo pianeta non sono infallibili. Non ho mai creduto nelle “tifoserie a prescindere”, nonostante in molti, anche all’interno della mia forza politica, abbiano negli anni contribuito a creare delle figure mitologiche infallibili in ministri, giudici, costituzionalisti, economisti, scienziati e compagnia cantante. Dei veri e propri miti di uomini e donne infallibili, non criticabili e il cui pensiero non poteva essere messo in discussione. Almeno fino alla prima disillusione causata da una piccola o grande delusione, momento in cui il mito ineguagliabile diventava uno/a come tanti.
La risposta all’intera vicenda, la risposta di tutte le vicende, credo sia rintracciabile semplicemente nell’animo umano, nella natura umana. Tutti gli uomini e le donne a prescindere dal ruolo che ricoprono, che siano anche ministro o magistrato – e in politica e sul lavoro ho conosciuto numerosi appartenenti a entrambe le categorie – sono fatti sì di scelte ponderate e ragionate, ma sono anche fatti di istinti, pulsioni, ambizioni, aspettative, competizione, simpatie, antipatie, risentimenti e rancori che quotidianamente influenzano le loro azioni, e dunque anche il loro lavoro, nel bene e nel male.
Gli infallibili “per categorie” non esistono.
Gli infallibili non esistono.
Smettiamo di ergere le persone o categorie di persone su piedistalli e abbandoniamo le tifoserie.
Alfonso Bonafede è un amico, una persona onesta ma non è infallibile.
Nino Di Matteo viene spesso paragonato a Giovanni Falcone per l’impegno contro la mafia, ma Giovanni Falcone non si sarebbe mai neanche sognato di telefonare in diretta al pollaio di Giletti.
La natura umana a volte prevale sulla ragione.
Come nel mio caso: non commentare affatto questa vicenda sarebbe stata la situazione ottimale, ma anche in me la natura umana ha prevalso ancora una volta sulla ragione.