Sarebbe dovuto entrare in vigore oggi il decreto che inserisce il CBD nella tabella degli stupefacenti, ma ieri il Ministero della Salute, in risposta a una interrogazione che ho presentato, ha annunciato un nuovo decreto con cui ne sospende l’efficacia in attesa di un nuovo parere richiesto all’Istituto Superiore di Sanità e al Consiglio Superiore di Sanità.
Ricordiamo che il cannabidiolo è una delle molecole presenti in percentuale più alta nelle infiorescenze di cannabis, una molecola usata da tempo, ad esempio, come integratore alimentare o nell’industria cosmetica. Ma soprattutto ricordiamo che il CBD, a differenza del THC, non ha nè effetto stupefacente nè psicotropo.
Non posso che essere soddisfatta della decisione del Ministro di rivalutare la scelta presa con il decreto del 1 ottobre.
