Spagna e Portogallo fissano tetto a prezzo gas per elettricità

0
13

I governi spagnolo e portoghese hanno approvato oggi in coordinamento tra loro, rispettivamente a Madrid e a Lisbona, i decreti che erano stati annunciati per limitare il prezzo all’ingrosso dell’elettricità nella Penisola iberica, attraverso un meccanismo temporaneo (della durata di 12 mesi) che impone un tetto al prezzo del gas consumato dalle centrali.

Il meccanismo era stato concordato in precedenza con la Commissione europea, che ora dovrà approvare formalmente le due misure, prima che possano entrare in vigore.

Le misure sono state decise nel quadro della risposta all’impennata senza precedenti dei prezzi del gas, e conseguentemente dell’elettricità, che era già in corso nel 2021 e che è stata fortemente aggravata dalla guerra russa in Ucraina.

All’ultimo Consiglio europeo, il 26 marzo scorso, dopo un lungo negoziato con Spagna e Portogallo i capi di Stato e di governo avevano riconosciuto l'”eccezione iberica”, ovvero la situazione di isolamento quasi totale del mercato elettrico dei due paesi rispetto al mercato dell’elettricità dell’Ue, a causa della mancanza di interconnessioni, per cui appena il 3% dell’energia è importato o esportato.

Questo ha permesso a Spagna e Portogallo di concordare il meccanismo, ovvero il tetto imposto al prezzo, che non sarebbe possibile nel mercato Ue dell’elettricità a causa della normativa europea che lo governa.

Questa normativa stabilisce, in particolare, che il prezzo di riferimento marginale per il mercato all’ingrosso dell’elettricità è basato sul prezzo del gas. In questo modo, sostanzialmente, gli utenti del mercato europeo si ritrovano a pagare al prezzo dell’elettricità generata con il gas anche l’energia elettrica proveniente da altre fonti, come le rinnovabili, che costano ormai molto meno.