Si fa sempre più nitido il quadro dell’agguato compiuto ieri sera a Frosinone nella centralissima via Aldo Moro – scrive l’Ansa – dove una persona è morta ed altre quattro sono rimaste ferite dai colpi di pistola esplosi da un commando arrivato a bordo di una Lancia Ypsilon poi abbandonata sul posto. Un agguato per il quale nella notte è scattato l’arresto di un 23enne, mentre altre tre persone sono ricercate. Dietro la sparatoria uno scontro per il controllo delle piazze di spaccio e della prostituzione in città.
L’albanese di 23 anni che ieri sera in via Aldo Moro, nel pieno centro di Frosinone, avrebbe freddato un connazionale di 27 anni e ferito gravemente altre tre giovani – scrive l’Agi – è un soggetto noto alla Polizia di Stato che, nel corso dei mesi scorsi, ha più volte eseguito controlli e perquisizioni anche nella sua abitazione. Un personaggio ritenuto di spicco della criminalità e per questo al centro di diverse indagini sullo spaccio di droga nel capoluogo frusinate. Sarebbe stato identificato grazie ad alcune telecamere di sorveglianza in pochi minuti. Gli investigatori della Squadra Mobile della questura e la Procura avrebbero formulato a suo carico l’accusa di omicidio e triplice tentato omicidio. gli altri albanesi scampati all’agguato, sono rimasti feriti.
Ci potrebbe essere una storie di donne e di droga dietro alla sparatoria mortale. Una versione dei fatti ora è al vaglio dei poliziotti del questore Domenico Condello. A rimettere al loro posto i tasselli del puzzle investigativo sono in queste ore gli uomini della Squadra Mobile del vicequestore Flavio Genovesi.
