STARTUP, DA TIRANA UNA SFIDA PER TUTTO L’ECOSISTEMA DEI BALCANI

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Si è svolto ieri pomeriggio, nella sala conferenze del Maritim hotel Plaza in centro a Tirana, un convegno che ha sancito l’avvio di un condiviso cammino transnazionale dedicato alla progettazione, avviamento e diffusione sistemica di startup innovative in ambito digitale e anche in settori tradizionali dove l’innovazione di processo può impattare a favore della diversificazione di prodotti materiali e servizi professionali immateriali

Western Balkans Angel investment forum è stato il titolo del forum molto partecipato che ha radunato potenziali donatori e soggetti titolari di idee e progetti messi a confronto con coloro che, magari anche sbagliando inizialmente o tentando più volte, alla fine sono riusciti a creare una storia e una buona prassi di successo.

L’Albania, dal punto di vista dell’ecosistema, offre una opportunità in più, in ragione di un mercato globale fin dall’inizio espansivo grazie alla significativa Diaspora albanese, alla presenza di radicate comunità del Paese delle Aquile nei Paesi più sviluppati del mondo e, non da ultimo, all’importanza delle secolari società arbereshe nell’Italia del Mezzogiorno.

Introdotti da Denajda Leka, i lavori sono stati animati da Ardian Hoxha, presidente del Forum Keiretsu dell’Europa sudorientale, e hanno avuto come protagonisti dirigenti di categoria e startupper veri e propri provenienti altresì dalla vicina Macedonia del Nord.

Nell’ordine sono infatti intervenuti: Igor Mazdov, direttore del settore investimenti e co fondatore dell’incubatore ecosistemico Startup Macedonia, Kushtrim Shala, presidente e co fondatore di AlbIct, Arjan Ymeri, Direttore esecutivo di Officina Innovation hub.

La seconda parte della tavola rotonda è consistita invece in un dialogo in presa diretta fra Darko Ivanovic, fondatore e amministratore delegato di 35 mm production, Diana Xhumari, responsabile e ideatrice di Tegeria e Tales (settore della consulenza patrimoniale real estate), Kestrina Ramallari, Presidente per l’Albania del western Balkans Angel forum, e di nuovo Igor Mazdov.

I colloqui hanno consentito di creare comparazioni anche tra i diversi ordinamenti normativi, fiscali e finanziari la cui struttura può incidere sulla scelta di localizzare una startup o idea d’impresa in uno Stato piuttosto che in un altro della Regione balcanica.

Senza comunque mai dimenticare che il primo incentivo nasce dalla qualità dell’idea e dalla sua capacità di creare spirito di gruppo e di filiera di processamento.

Ogni start-up è un mix oramai inseparabile tra educazione finanziaria e digitale: va valutata la fattibilità economica del progetto di massima, la sua capacità di integrare le tecnologie e la sua proiezione oltre i singoli mercati nazionali e spesso continentali.

I lavori sono stati conclusi da Ravik Mima, capo del settore business sviluppo di Digit Sapiens.

Dir politico Alessandro ZORGNIOTTI