STARTUP, RAMA E IBRAHIMAJ PREPARANO IL BANDO PER 75 NUOVE IMPRESE

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La call, relativa all’annualità del 2024, viene gestita dal dicastero per la tutela dell’imprenditoria e prevede una dote complessiva di quasi 3 milioni di euro equivalenti

Dopo il successo del 2023, che ha portato all’avviamento e al consolidamento di 29 aziende, il Governo Rama, sulla base della propria legge quadro istitutiva dell’ecosistema per le startup, ha deliberato la seconda edizione del bando valevole per il 2024 e finalizzato a tendere a numeri ancora più ambiziosi.

Il rodaggio della normativa, in effetti, ha dimostrato l’efficacia e la funzionalità della medesima, dal punto di vista della validità pratica dei servizi di assistenza e di accompagnamento gestiti dal Ministero e dalla competente agenzia governativa indipendente.

La finalità del provvedimento è sostenere il talento creativo esprimibile soprattutto dalle giovani generazioni, dai titolari di marchi e brevetti e dai connazionali della diaspora, al fine di pervenire il fenomeno dello spopolamento, di attrarre investimenti esteri diretti tali da puntare su prototipi innovativi e commerciabili e di offrire occasioni di reddito ai livelli più alti nei luoghi di origine.

La ministra per la tutela dell’imprenditoria, onorevole Delina Ibrahimaj, nel corso di una riunione aperta ai gruppi della società civile e al popolo degli startupper, ha esplicitato nel dettaglio le fasi in cui si articolerà il piano dei sostegni annesso al bando appena promulgato.

In un primo momento, viene previsto un sostegno unitario massimale fino a 14.000 euro equivalenti, destinati a chiunque voglia proporsi con una propria idea inedita vagliata favorevolmente.

La seconda fase entra in funzione dopo un anno, affinché la startup abbia nel frattempo presentato il proprio bilancio ed elaborato un prodotto con i crismi della commerciabilità, procedura che verrà sostenuta dal Governo con risorse unitarie, ossia per singolo progetto, fino a un massimo di 43.000 euro equivalenti.

Il terzo pilastro è quello del consolidamento ulteriore con il passaggio dal mercato interno alla proiezione estera: nella pratica, quei prototipi che abbiano ottenuto il vaglio favorevole del primo e del secondo passo, e abbiano centrato il traguardo della iniziale industrializzazione o produzione seriale del bene o servizio oggetto della startup, potranno accedere alla fase degli aiuti alla internazionalizzazione con l’ammissione a una dote aggiuntiva fino a 86.000 euro per azienda. 

La Ministra Ibrahimaj è intervenuta alla presentazione del bando assieme al direttore dell’agenzia governativa competente, Arian Ymeri, il quale ha annunciato una campagna di comunicazione che da Tirana si estenderà al resto del Paese, con l’obiettivo di sostenere politiche inclusive e di promozione della parità di opportunità di base perché ciascun giovane e ciascuna persona di talento, titolare di un’idea, possa tecnicamente candidarsi e avvalersi degli strumenti di assistenza e affiancamento tecnico e finanziario.

La Ministra Ibrahimaj ha infine annunciato, da parte del Governo Rama, la revisione strategia della programmazione nazionale delle startup e delle imprese innovative, che interesserà pure le scuole e le università e non sarà Tirana-centrica.

Dir politico Alessandro Zorgniotti