Stati Generali, Visco: i fondi europei non sono gratuiti e vanno investiti bene

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visco Nella foto: Ignazio VISCO Festival dell’Economia Sala Filarmonica Trento, 2 giugno 2019 FOTO: Domenico SALMASO

Il governatore della Banca d’Italia interviene agli Stati Generali e presenta il suo progetto per innovare l’Italia: infrastrutture, meno burocrazia, innovazione, insegnanti preparati.

“I fondi europei non potranno mai essere ‘gratuiti’: un debito dell’Unione europea è un debito di tutti i paesi membri e l’Italia contribuirà sempre in misura importante al finanziamento delle iniziative comunitarie, perché è la terza economia dell’Unione”.

Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco intervenendo agli Stati Generali dell’economia italiana a Villa Pamphilj.

“I benefici degli strumenti di sostegno europei non vanno valutati solo per la convenienza finanziaria che li caratterizza, pure notevole, ma anche e soprattutto per la possibilità che offrono di inserire lo sforzo nazionale in una strategia di sviluppo comune: è questa l’unica via per rispondere alle sfide globali che ci attendono, non solo geopolitiche, tecnologiche, ambientali, ma anche sanitarie, come abbiamo duramente appreso in questi mesi”, si legge in un altro passaggio dell’ampio discorso del governatore.
Il debito delle famiglie italiane

Nonostante tutto, il debito delle famiglie italiane è tra i più bassi d’Europa spiega Visco. Il rapporto tra il debito delle famiglie italiane e il Pil nazionale è del 110%, “più basso di quello della Germania (al 114%)”, la metà di quello che hanno le famiglie francesi (215%), o della tanto cara Olanda (258%).

Visco ripropone le parole finali che hanno accompagnato la sua Relazione annuale della Banca d’Italia, in cui ricordava le parole di Keynes di 80 anni fa a proposito di chi voleva attendere prima di mettere a punto un piano: “nel lungo periodo saremo tutti morti” disse Keynes.

Inoltre, spiega Visco, “i frutti di un tale piano non potranno che vedersi col tempo, ma un progetto compiuto rende più chiara la prospettiva, influisce positivamente sulle aspettative, accresce la fiducia”.
Il progetto di Visco per l’Italia

Visco afferma che le risorse disponibili “vanno indirizzate dove è possibile ottenere i rendimenti sociali più elevati. Va certamente recuperato il ritardo accumulato nelle infrastrutture tradizionali, da rinnovare e rendere funzionali”.

Inoltre per il governatore della Banca d’Italia è necessario investire nella pubblica amministrazione “che deve essere realmente al servizio dei cittadini e delle imprese”. Basta con i rimpalli di responsabilità spiega Visco, per ciascuno deve essere chiaro cosa gli spetta fare e lo deve fare e in tempi certi.

Serve poi innovare adottando la banda larga ultraveloce per la rete fissa, trovare tecnologie rispettose dell’ambiente e capaci di ridurre le emissioni di gas inquinanti.

Ed ancora la qualità della scuola va migliorata e anche dell’università afferma. Bisogna preparare e motivare gli insegnanti dice ancora il governatore: è essenziale.