Storditi con valium e raggirati: fermata banda che ha derubato per anni decine di anziani

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Anziani, soli e raggirati. Spesso storditi con dosi massicce di Valium, al limite della loro salute, per poter essere derubati senza creare problemi.

È stato smantellato così, nella parte jonica della Calabria, un giro di truffe a danni di over 70enni.

L’operazione, coordinata dalla Procura di Locri e denominata Transilvania ha portato allo scoperto un’associazione a delinquere di struttura piramidale con due basi attive tra Romania e Italia.

Gli indagati sono al momento 59, 13 i mandati di cattura e 3 le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip. Circa 15 le vittime della truffa finora accertate.

L’indagine dei carabinieri, svolta con la collaborazione dell’Europol, è partita dalla denuncia del 2018 di un anziano che era stato raggirato da una donna romena che lo aveva indotto a consegnarle 20 mila euro e poi trasferiti in Romania attraverso “Money Transfer”. La donna si era finta innamorata di lui per conquistarne la fiducia e quindi poter ottenere il denaro.

Dopo la segnalazione i carabinieri hanno fatto partire ulteriori accertamenti che hanno portato alla luce un’organizzazione criminale composta interamente da cittadini di nazionalità romena e in cui ogni indagato aveva un compito ben definito all’interno della rete, il cui vertice era composto da una coppia.

L’associazione si sarebbe avvalsa di giovani donne che selezionavano con attenzione le proprie potenziali vittime, principalmente uomini anziani di età compresa tra i 70 ed i 90 anni, che venivano quindi circuiti con l’obiettivo di far loro versare cospicue e continue somme di denaro.

I soldi, che arrivavano anche a mille euro a “regalìa”, venivano ceduti dalla vittima direttamente nelle mani della truffatrice, oppure bonificati ai vertici della banda in Romania.
Il modus operandi delle malviventi prevedeva l’abbordaggio dell’anziano per strada con la scusa di vendere accendini e fazzoletti. Da lì seguiva la fase di “adescamento”, nel corso della quale le giovani donne, approfittando delle condizioni di solitudine e vulnerabilità delle vittime, si dichiaravano infatuate, nonché bisognose di denaro, adducendo nella maggior parte dei casi fittizi problemi di salute personali o dei propri familiari residenti, in particolare, nell’area esteuropea.