Le guerre, ormai, non si fanno più coi soldati, ma con i soldi

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E con lo stesso metodo di pressione oggi l’Unione rischia di far passare un messaggio da ex Unione Sovietica

Se vuoi stare in questa casa devi fare le leggi che dico io. Altrimenti i fondi anti Covid te li scordi. È di oggi la notizia dello scontro tra Polonia e UE: i trattati europei prevedono che le norme comunitarie abbiano preminenza su quelle nazionali, il che comporta il dovere dei singoli Paesi di conformarsi alla legge europea anche quando questa confligga con le posizioni politiche dei governi locali su specifiche materie.

Per la Polonia è stato il caso di temi divisivi come l’accoglienza obbligatoria di quote di immigrati sul proprio territorio, ma anche delle garanzie di indipendenza della magistratura o della tutela dei diritti delle minoranze. Due settimane fa, la Corte Costituzionale polacca ha rotto i ponti con Bruxelles deliberando che le leggi nazionali avessero preminenza su quelle comunitarie, e la Von der Leyen aveva reagito rifiutando ogni compromesso e promettendo di garantire i diritti dei cittadini europei «in qualsiasi Paese essi risiedessero». Come? Iniziando a minacciare di non erogare le risorse previste dai fondi di rilancio post Covid

Ernesto Preatoni