#TASSE: ELIZABETH WARREN INTRODUCE UNA LEGGE PER IMPORRE UNA TASSA SUI GRANDI PATRIMONI (CHE NON PASSERÀ)

0
89

La senatrice Elizabeth Warren (D-Mass.) ha introdotto oggi al Senato una proposta di legge per imporre una tassa sui grandi patrimoni dei ricchi americani.
Il piano, introdotto da Warren assieme ai deputati progressisti Pramila Jayapal (D-Wash.) e Brendan Boyle (D-Pa.) è molto simile alla proposte da lei presentate in campagna elettorale durante le primarie democratiche per la presidenza.
La proposta prevede una aliquota del 2% per le persone con un patrimonio netto da un minimo di 50 milioni di dollari ad un massimo di 1 miliardo di dollari, che sale al 3% per i patrimoni superiori al miliardo.
La tassa prevista dalla proposta di Warren non si applica a coloro che hanno una ricchezza netta minore di 50 milioni di dollari e secondo i proponenti permetterà di aumentare le entrate per un massimo di 2,75 mila miliardi di dollari in 10 anni.
Warren, uno dei principali membri democratici della Commissione Finanze del Senato, è favorevole da tempo ad una maggiore tassazione nei confronti dei milionari e dei miliardari americani.
“Gli ultra ricchi ed i più potenti hanno trasformato le regole a proprio favore così tanto che lo 0,1% dei più ricchi paga una aliquota effettiva più bassa del restante 99% meno ricco, e la ricchezza dei miliardari è aumentata del 40% dall’inizio della pandemia”, afferma Warren nella dichiarazione di presentazione della proposta.
“Una patrimoniale sui più ricchi è una proposta molto popolare tra gli elettori di entrambi i partiti e per ottime ragioni: perché loro comprendono che il sistema é corrotto per beneficiare i più ricchi e le grandi corporation”.
È quasi certo comunque che la proposta di Warren non andrà da nessuna parte per via della regola del filibuster legislativo che obbliga ad ottenere almeno 60 voti al Senato per poter superare l’ostruzionismo dell’opposizione e porre al voto le proposte di legge in aula.
Questo significa che, stante i rapporti di forza attuali, anche se riuscisse a passare alla Camera, al Senato sarebbe necessario trovare 10 voti repubblicani a supporto di questa proposta: una impresa praticamente impossibile per Warren e gli altri firmatari della proposta.