#TERREMOTO DEL 2002, IL #M5S #PUGLIA: RICOSTRUZIONE A RILENTO IN ALCUNI COMUNI DEI MONTI DAUNI

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Sono passati 17 ANNI DAL TERREMOTO che nel 2002 distrusse la scuola elementare di #SanGiulianoDiPuglia. Quel sisma, con epicentro nella Provincia di #Campobasso, provocò danni anche nella Provincia di #Foggia, dove ci furono numerosi SFOLLATI e una decina di Comuni riportarono DANNI di rilievo a edifici storici e abitazioni.

A distanza di anni la SITUAZIONE di alcuni Comuni dei Monti Dauni, che subirono danni pesanti a causa del terremoto, NON si è RISOLTA e la RICOSTRUZIONE degli edifici distrutti procede A RILENTO, nonostante gli sforzi dei Comuni.

Nei giorni scorsi ho fatto un sopralluogo con Rosa Barone, per conoscere lo STATO DEI LAVORI, in particolare nei Comuni di #CasalnuovoMonterotaro, #CastelnuovoDellaDaunia, #CastelvecchioDiPuglia e #Panni.

Per avviare la ricostruzione, gli edifici furono divisi in cinque categorie, in base all’urgenza e alla gravità dei danni riportati. A Casalnuovo Monterotaro e a Castelnuovo della Daunia ci si è fermati alla ricostruzione degli edifici destinati ai residenti che hanno riportato danni gravi e lievi (prime tre categorie). A Panni, si è fermi ancora alla fase di ricostruzione degli edifici maggiormente danneggiati. Per poter avviare la fase successiva SERVIREBBERO 15 MILIONI DI EURO a Casalnuovo e 2 MILIONI DI EURO a Castelvecchio. A Panni è ancora in corso una ricognizione.

Inoltre, i Comuni coinvolti dal sisma si sono dovuti confrontare anche con un problema economico, dato dalla sospensione delle tasse ai cittadini a cui non è seguita la creazione di un FONDO DI COMPENSAZIONE. Solo recentemente la Regione si è in parte attivata e le amministrazioni stanno ricevendo le prime cifre.

La situazione è aggravata anche da una problematica legata alla proroga dei contratti del PERSONALE che istruisce le pratiche per la ricostruzione: a Casalnuovo ci sono quattro dipendenti indispensabili, a Castelvecchio manca un ingegnere, a Panni c’è solo un dipendente e la ricognizione è ancora in corso. Problemi che i sindaci avevano già segnalato in audizione (richiesta da me) oltre un anno fa, chiedendo aiuto alla REGIONE, a quanto pare RIMASTA FERMA.

A questo si aggiunge anche la necessità di RISOLVERE ALCUNI CASI: a Castelvecchio, per esempio, la casa canonica non ha usufruito di alcun lavoro di ricostruzione, così come occorrerebbe riprendere i lavori per alcuni edifici pubblici di Panni. A distanza di quasi vent’anni, purtroppo la ricostruzione è tutt’altro che completata. NON LASCEREMO SOLI I COMUNI, ci impegneremo per questo a proseguire nella nostra ricognizione e a chiedere a questo Governo di attivarsi il prima possibile.