Tessera sanitaria in auto

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Mentre scrivo sto guardando alcuni notiziari, e mi incuriosiscono gli avvenimenti recenti, con i relativi commenti

Non è compito mio, né sarei in grado di farlo, commentare gli eventi, e dare consigli su comportamenti più o meno adeguati, però i matematici non fanno solo conti, anche se questa è l’idea comune sulla strana categoria dei “matematici”.

Il matematico dice la sua, dal punto di vista matematico, magari utilizzando anche computer e modelli che studiano le situazioni, quella che si verifica in quel momento, e quella che potrebbe evolversi in futuro.

Una notizia che ha fatto scalpore è stata quella che riportava l’incidente che alcuni youtuber (va be’… chiamiamoli così) hanno provocato, causando la morte di un bambino a Casal Palocco.
Purtroppo né il buon senso, né le tante raccomandazioni alla prudenza riescono a bloccare l’attività di questi delinquenti, e allora, perché la tecnologia non si attiva per limitare ed evitare eventi simili in futuro?

Già in passato in queste pagine e in altre occasioni, avevo dato un suggerimento per limitare il gioco d’azzardo: obbligare lo scommettitore ad inserire nella slot machine la propria tessera sanitaria, per identificarsi come maggiorenne. In realtà la mia proposta va oltre: la tessera dovrebbe aver accesso alla mia situazione patrimoniale, e dare l’ok al gioco solo se le mie finanze me lo permettono, e non, ad esempio, se mi mantengo con un sussidio comunale.

Ora che questo passo è stato fatto dalle Istituzioni, analogamente anche tutte le automobili potrebbero aver un simile apparecchio, che in base alla mia età mi lascia guidare un certo tipo di automobili, e soprattutto si potrebbe così verificare in tempo reale se la mia velocità è adeguata al tratto di strada che frequento.

Sì, ci sono già delle limitazioni per i neo-patentati, ma se proprio non vengo sorpreso da una pattuglia, non si sa che quella macchina è guidata da un giovane o da un esperto automobilista. Una variante potrebbe essere un’app installata sul telefonino (visto che lo usiamo giorno e notte) che dovrà identificare me che sono alla guida, e che inibirà l’utilizzo di altre funzioni del cellulare fino a che non scendo dall’automobile.

Ovviamente, anche in questo caso ci saranno persone che manometteranno l’apparecchiatura, inserendo tessere altrui, ma forse un primo passo potrebbe esser questo. Proviamo?

Giorgio Dendi