Ticket, il compagno ministro minaccia l’esproprio proletario: «Chi ha di più paghi di più»

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“Chi ha di più deve pagare di più”. Commentando le misure previste dalla nota di aggiornamento al Def, il ministro della Sanità Roberto Speranza (Leu) annuncia il principio con cui saranno rimodulati i ticket sanitari e fa sapere che “il Ministero quest’anno ha due miliardi in più nel Fondo sanitario nazionale nel 2020 rispetto all’anno precedente. Basta tagli e più risorse per il Sistema sanitario nazionale”. Speranza annuncia una sorta di esproprio proletario del Terzo Millennio. Negli anni Settanta i “compagni” rivoluzionari se la prendevano con negozi e supermercati. Oggi, che un loro giovane emulo in blazer ministeriale, può ben accanirsi con quelli che ritengono i “nemici di classe”.

“Abbiamo deciso di collegare alla Finanziaria un disegno di legge di riordino della materia dei ticket che è la modalità di compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria. Lo faremo -minaccia – con un criterio di progressività: oggi non conta se sei miliardario o in difficoltà economica. Al di là delle esenzioni si paga lo stesso e credo che si possa intervenire secondo il principio che chi ha di più deve pagare di più, chi ha di meno deve pagare di meno”. Attenti al portafoglio.