Tiene la tregua tra Israele e Hamas

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Dopo la tregua la vita sta gradualmente tornando alla normalità in Israele e a Gaza

E Il Consiglio di sicurezza dell’Onu chiede il rispetto “completo” del cessate il fuoco. Mercoledì ci sarà la visita del segretario di stato americano Blineken. La Spianata delle moschee a Gerusalemme è stata riaperta oggi per la prima volta dopo 20 giorni ai fedeli ebrei. Vari gruppi di visitatori hanno avuto accesso alla zona – il Monte del Tempio per gli ebrei – a partire dalle 7 di questa mattina, sempre sotto scorta della polizia, secondo quanto riporta il Times of Israel.

La zona era stata chiusa dopo i disordini tra manifestanti palestinesi e polizia che avevano preceduto il conflitto tra la Striscia di Gaza e Israele. Nabil Abu Rudeineh, portavoce del presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen, ha chiesto a Israele di “interrompere le provocazioni” nel giorno della riapertura ai fedeli ebrei dopo 20 giorni della spianata delle Moschee, dove si trovano il Monte del Tempio, luogo più sacro della religione ebraica, e la Moschea di al-Aqsa, terzo luogo più sacro dell’Islam.

Lo riferisce l’agenzia stampa palestinese Wafa. Il conflitto – secondo l’ultimo bilancio Onu – ha causato in 11 giorni la morte di 242 palestinesi – tra cui 23 bambine, 43 bambini, 38 donne, 143 uomini – e 12 israeliani – cinque uomini, cinque donne e due bambini – oltre a 2mila feriti circa per la parte palestinese e 710 per quella israeliana. Il Consiglio di sicurezza dell’Onu chiede il rispetto “completo” del cessate il fuoco fra Israele e Hamas. “I membri del Consiglio di sicurezza danno il benvenuto all’annuncio del cessate fuoco e riconoscono il ruolo importante giocato dall’Egitto” e da altri Paesi dell’area, si legge nel documento approvato dai membri del Consiglio di sicurezza, nel quale si mette in evidenza la necessità di “immediata assistenza umanitaria alla popolazione civile palestinese, soprattutto a Gaza.

“Il Consiglio di Sicurezza chiede però il rispetto completo del cessate il fuoco”, si legge nel comunicato. “I membri del Consiglio di Sicurezza mettono in evidenza l’immediata necessità di assistenza umanitaria alla popolazione civile palestinese, soprattutto a Gaza, e sostengono l’appello del segretario generale alla comunità internazionale a lavorare con le Nazioni Unite nello sviluppo di un robusta” iniziativa per sostenere una “ricostruzione e una ripresa sostenibili”. I membri del Consiglio di Sicurezza mettono in evidenza la necessità di “riportare la calma e ribadiscono l’importanza di raggiungere una pace ampia basata sulla visione di un’area in cui due Stati democratici, Israele e quello palestinese, possano vivere fianco a fianco in pace con confini sicuri e riconosciuti”.