Trento, YoungJobber – Economia circolare tra adulti e ragazzi: Il progetto raccontato direttamente dai protagonisti

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“YoungJobber nasce un pomeriggio estivo dal desiderio di trovare un lavoretto per guadagnare qualcosa.

Una strada era quella di fare il fattorino, il rider per deliveroo, Justeat o quant’altro, ma quanti ragazzi a 16 anni hanno la patente e il motorino? Non tutti.
L’unica chance sarebbe stata quella di andare a svolgere lavoretti semplici di un’ora o poco più come tagliare un piccolo prato, tenere i figli di amici dei nostri genitori, aiutare a fare i compiti o semplicemente fare la spesa per qualcuno, ma a quel punto il problema era un altro: dove trovavo delle persone che avessero bisogno di un ragazzo come me? È stato lì che abbiamo pensato per la prima volta a YoungJobber, una piattaforma che mettesse in contatto ragazzi giovani con voglia di fare con adulti e aziende che hanno bisogno di un aiuto.

Decidemmo così di muovere i primi passi creando dei semplicissimi questionari in cui chiedevamo se un’idea simile potesse interessare, sia da parte dei ragazzi che da quella degli adulti la risposta fu più che positiva, nell’arco di pochi giorni raccogliemmo più di 800 contatti di persone interessate (sia ragazzi che adulti), e capimmo che quell’idea aveva grandi potenzialità per diventare qualcosa di più.

Così nacque YoungJobber, una piattaforma che mette in contatto ragazzi giovani senza particolari capacità, certificazioni o titoli ma con voglia di fare con privati che non hanno il tempo o la voglia di svolgere qualsiasi tipo di mansioni o aziende che non necessitano di assumere un dipendente fisso per svolgere certe tipologie di lavori. YoungJobber nasce appunto con il desiderio di valorizzare i giovani permettendo loro di guadagnare qualcosa tramite lo svolgimento di lavori occasionali. La piattaforma, infatti, non trattiene alcuna percentuale sul compenso dato al ragazzo in modo che egli possa guadagnare l’intera cifra che gli spetta.

Due aspetti fondamentali della piattaforma sono l’immediatezza con la quale si può trovare un ragazzo disposto a dare una mano e semplicità d’utilizzo. Stiamo inoltre cercando il modo migliore per riuscire ad assicurare i Jobber (ragazzi che lavorano utilizzando la nostra piattaforma). Anche se non saremmo tenuti a farlo, vogliamo fornire un’assicurazione che copra un eventuale infortunio o danno a proprietà di terzi accaduto durante lo svolgimento di una mansione, in modo da perfezionare ancora di più il nostro servizio.
Chiaramente facciamo tutto il possibile per permettere ai clienti di utilizzare il nostro servizio nella più totale legalità, per ciò abbiamo un’intera area sul nostro sito web gestita da un commercialista e dedicata alle tipologie di contratti da utilizzare per la retribuzione dei Jobber. Noi consigliamo la prestazione occasionale classica con ritenuta d’acconto, ma sia i privati, che soprattutto le aziende, sono liberi di utilizzare la documentazione che più fa al caso loro. Nella piattaforma inoltre, è presente una chat privata, in cui il richiedente può accordarsi con il ragazzo su tutti i dettagli.

Dalla settimana scorsa abbiamo inoltre dato il via alle prime richieste sulla zona di Trento e sono stati svolti già circa una decina di lavori. Il tutto senza spendere nemmeno un euro nulla in pubblicità, anche se a breve, grazie ad un finanziamento del comune di Trento, partiremo con una piccola campagna. Per quanto riguarda le nostre prospettive, nei prossimi 6 mesi puntiamo a consolidarci come migliore piattaforma di Gig-economy del Trentino per poi espanderci nelle regioni vicine e successivamente a tutto il territorio italiano.
Ci tenevamo a ringraziare Gabriel Tavernini, altro membro del team e sviluppatore web della piattaforma, i commercialisti e lo studio legale che ci seguono, i quali ci stanno aiutando dal punto di vista burocratico amici, parenti e tutti coloro a cui piace il progetto e in un qualche modo ce lo hanno fatto sapere.”