Trump entra in Corea del Nord, incontro con Kim Jong-un

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La stretta di mano – quasi a sorpresa – tra Kim Jong-un e Donald Trump c’è stata. Il leader nordcoreano ha accettato di incontrare il presidente Usa al confine tra le due Coree, nella zona demilitarizzata Dmz. E, prima volta per un presidente americano in carica, Trump ha varcato la linea di demarcazione ed è entrato in territorio nordcoreano. Il capo della Casa Bianca ha attraversato da solo il confine su invito di Kim, camminando per pochi metri prima di raggiungere la strada, fermandosi per una nuova e robusta stretta di mano. Kim: “Momento storico”. Trump: “Grande onore” “E’ un momento storico”. Un sorridente Kim Jong-un ha salutato così Donald Trump. Il leader nordcoreano ha detto che non si sarebbe mai aspettato di incontrare il presidente Usa nel proprio Paese. “Passare al di là della linea “è stato un grande onore”, ha replicato Trump, sostenendo che quella con Kim è “una grande amicizia”. Kim: “Sorpreso dall’invito, incontro positivo per futuro” Kim Jong-un si è detto molto sorpreso dell’invito di Donald Trump, arrivato via Twitter, ma ha riconosciuto che il nuovo, terzo incontro con il presidente americano avrà un influsso positivo per le future relazioni tra i Paesi. “Volevo incontrarti di nuovo, soprattutto per le due Coree”, ha detto, seduto accanto a Trump, dopo la storica stretta di mano. “Questo luogo è un simbolo della sfortunata storia del passato. Per le due Coree, avere l’opportunità di incontrarti di nuovo qui è molto significativo. Significa che possiamo sentirci a mostro agio e incontrarci con una positiva disposizione di spirito. Credo – ha continuato ancora Kim – che questo possa avere una positiva influenza in tutte le nostre discussioni future”. Trump invita Kim negli Stati Uniti Il presidente americano, nel corso del breve incontro nel villaggio di confine di Panmunjom, ha invitato Kim negli Stati Uniti. E lo ha ringraziato per aver accettato l’incontro: “Se non ti fossi fatto vivo, la stampa mi avrebbe fatto apparire molto male”, ha detto. Poi: “Il nostro incontro è stato molto buono. Molto forte e molto solido”. Trump ha anche spiegato che gli staff dei due paesi inzieranno a lavorare nelle prossime due o tre settimane per “vedere se sia possibile o meno fare qualcosa”. I due, secondo quanto riferito dal presidente al termine dell’incontro, avrebbero infatti convenuto sulla decsione di creare un team di lavoro “per mettere a punto i dettagli” di un accordo per il quale “la rapidità non è l’obiettivo” quanto piuttosto “raggiungere un accordo esaustivo”