Tutela delle persone ospitate nei Centri di accoglienza: accordo ministeri Interno-Salute

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Strumenti informativi, da organizzare e gestire, per affrontare al meglio la diffusione del virus nelle strutture di accoglienza per migranti e adottare le principali misure di prevenzione e mitigazione dell’epidemia.

E’ operativo da oggi l’accordo sottoscritto al ministero della Salute tra il Dipartimento delle libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno e l’Istituto nazionale per la promozione delle popolazioni migranti e il contrasto delle malattie della povertà (Inmp). Presente alla firma il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa.

Al centro dell’accordo, che avrà validità per l’intera durata dello stato di emergenza nazionale, tre strumenti informativi che saranno resi disponibili agli enti gestori sulla piattaforma predisposta dall’Inmp a partire dal 4 gennaio 2021:
– l’indagine nazionale sulla diffusione del contagio nell’ambito delle strutture facenti parte del sistema di accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati condotta da Inmp tra l’11 maggio e il 12 giugno 2020 (che sarà completata entro il 31 dicembre 2020;
– la ricognizione trimestrale dell’attuazione, all’interno delle strutture di accoglienza, delle “Indicazioni operative ad interim per la gestione di strutture con persone ad elevata fragilità e marginalità socio-sanitaria nel quadro dell’epidemia di COVID-19”, pubblicate dall’Inmp nel luglio 2020 e aggiornate nell’ottobre 2020;
– il tracciamento dei nuovi casi di positività al Sars-Cov-2 nelle strutture del sistema di accoglienza.

«Tali strumenti supporteranno le prefetture, il servizio centrale dell’Anci e il Dipartimento delle libertà civili, ciascuno per le proprie competenze istituzionali, a conoscere l’effettivo impatto della pandemia nel sistema di accoglienza per migranti, con specifici elementi utili a comprendere lo sforzo che il sistema medesimo sta compiendo nell’adeguamento agli standard definiti delle indicazioni operative ad interim», ha detto il prefetto Michele di Bari, capo delle libertà civili e l’immigrazione.

«Mi auguro che tale accordo» ha aggiunto il sottosegretario alla Salute Zampa, «oltre a fornire informazioni epidemiologiche aggiornate e scientificamente qualificate al Ministero della Salute e alla comunità scientifica, contribuisca a determinare un miglioramento della qualità dell’informazione pubblica, determinante essenziale della corretta narrazione del fenomeno».