Tutto questo fa schifo

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Dopo 18 mesi e tre trofei, l’attaccante Eniola Aluko ha deciso di lasciare la Juventus women e trasferirsi in Inghilterra.
Ha lasciato la società con un lettera: “A volte Torino sembra un paio di decenni indietro sull’integrazione, mi sono stancata di entrare nei negozio e avere la sensazione che il titolare si aspetti che rubi qualcosa o di essere trattata come Pablo Escobar quando mi reco all’Aereoporto di Torino”

Tutte le persone con un minimo di decenza, a ragion di logica, si aspettavano che la comunità e gli amministratori della stessa, si stringessero a Eniola ma quello che è accaduto subito dopo fa rabbrividdire, le dichiarazioni susseguenti sono state indegne.

Il presidente del Torino calcio femminile: “Le dichiarazioni di Eni Aluko sono vergognose e hanno recato una grave offesa alla comunità, per queste parole nessuno la rimpiamgerà”.

A seguire, Chiara Appendino, sindaco di Torino: “Questa dichiarazione pesa come un macigno, Torino città di integrazione, non sono i Torinesi a essere indietro ma solo alcune persone”

Ancora più grave invece, il silenzio assordante dell’Associazione Calciatrici.

Evidentemente queste persone non conoscono realmente Torino, sono abituati a stare nel centro della città, oppure, si sono abituate ai salotti Torinesi, non conoscono la realtà del nostro territorio.
Siamo in un periodo storico in cui un elettore su tre vota Lega per il solo motivo della campagna elettorale contro l’immigrazione. Alle ultime elezioni in Piemonte ha vinto il centro destra per lo stesso motivo.
E invece di ammettere un grosso problema culturale della nostra comunità, si attacca una ragazza di colore per aver detto l’amara verità, per avere dichiarato ciò che realmente ha provato sulla sua persona in questa città, quando invece dovremmo far tesoro della sua testimonianza e capire cosa e dove stiamo sbagliando.

Penso che Eni Aluko si riferisse proprio a questi comportamenti e se purtroppo, sono comportamenti radicati in chi amministra il nostro territorio, il problema di esclusione sociale non lo risolveremo mai.

Ora più che mai, capisco perfettamente cosa volesse dire Eni Aluka con la sua letteta. Scusaci Eniola, la comunità, quella vera, si vergogna di tutto ciò e ti chiede scusa.
La verità è che Torino non ti merita, buona fortuna per la tua carriera.

Luca Fiorentino