Un cammino lungo 160 chilometri, per divenire fratelli al passo del Chiese

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tratto da “L’ultima fila in alto”

Il libro “L’ultima fila in alto”, autobiografico, di Gianluca Bordiga, in uscita prossimamente, è una narrazione dal linguaggio armonioso, che nella seconda parte tratta il secolare e gravissimo tema dello sfruttamento innaturale ed abnorme del bacino imbrifero del Chiese, che l’autore segue in prima persona dall’85. Questo bacino ha una grandissima portata d’acqua; il fiume Chiese sorge dal versante Trentino del ghiacciaio dell’Adamello, scorre lungo i territori di 2 Regioni e 3 Provincie, bagnando e quindi arricchendo 30 Comuni, ma, purtroppo, si contano sulle dita di una mano i Comuni che curano e proteggono il fiume dalle varie forme di depauperamento e inquinamento che l’incoscienza dell’uomo determina. Nell’anno duemiladiciassette, l’Associazione Amici della Terra Lago D’Idro Valle Sabbia, insieme a Legambiente Lombardia, avviarono una petizione finalizzata a rigenerare il Deflusso Ecologico in ogni tratto dell’asta fluviale, ed a consolidarlo nel suo Lago D’Idro, portando tante pubbliche assemblee informative zonali nei territori dell’intera asta fluviale; questa azione generò un primo processo culturale che instaurò un dialogo costante fra molte formazioni sociali operanti in difesa dell’ambiente del Chiese e del suo Lago. Il dialogo divenne concreta collaborazione, fino a costituire un Tavolo permanente per un lavoro unitario, nell’ottobre 2018. Dopo diciassette mesi quel percorso unitario è sfociato in una “Federazione del Chiese”. Alla base di questa federazione c’è una filosofia solida di volontà di conoscenza e dignità paritetica per ogni territorio dell’asta fluviale e del suo Lago. Bisogna arrivare al rispetto assoluto della risorsa primaria, il bene demaniale più eminente, affinché anche dinanzi alla più grave crisi idrica, il corso naturale dell’acqua sia il suono che ristora la mente delle persone che vi abitano i territori. In questa impostazione filosofica, fondamento della Federazione del Chiese, un giovane abitante di Casalromano, limitrofo ad Asola, Provincia di Mantova, appassionatosi al fiume Chiese, Mirko Savi da tempo intraprende camminate non banali lungo l’argine del grande fiume, cercando in questo modo di portare la sua denuncia ad una cura del corso d’acqua, complessivamente sulla necessità di rendere vivibili gli argini in ogni tratto del fiume. Avvicinatosi alla federazione del Chiese, il giovane Mirko la scorsa estate 2019 percorse un suo primo cammino, in solitaria, ma sempre accompagnato durante le ore diurne da persone sensibili, nei vari tratti; in quattro giorni fece il tratto da Acquanegra sul Chiese fino a Idro. Quest’anno, sotto l’egida della Federazione del Chiese, dal 10 al 16 agosto in sette tappe percorrerà tutti i 160 chilometri dell’asta fluviale, all’inverso, partendo dalla foce fino ad arrivare fino alla sorgente, in Val di Fumo, ai piedi del ghiacciaio dell’Adamello. Per evitare ogni problema legato al COVID dormirà in tenda, in luoghi privati, quindi sicuri. Chi lo desiderasse, durante le ore diurne può percorrere dei tratti insieme a lui. Questo suo cammino è finalizzato a far divenire il percorso denominato “al passo del Chiese” un percorso segnalato e quindi aperto a tutti. È una vera missione unitaria che il giovane Mirko compie sotto l’egida della Federazione del Chiese; un importante contributo al processo culturale unitario di responsabilità ecologica che porta avanti egregiamente la “Federazione del Tavolo delle Associazioni che amano il Fiume Chiese ed il suo Lago D’Idro”, di cui il libro parla ampiamente in conversazioni con diversi artefici dell’attività di cura amorevole del Chiese.

acqua.del.chiese.che.unisce@gmail.com

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