Vaccino anti Covid per gli allevatori di visoni? Soluzione e’ stop allevamenti

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Allevatori di visoni nella categoria di persone con alta priorità per beneficiare del vaccino anti-Covid19 (non appena disponibile). Lo ha annunciato la Grecia in una notifica all’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale circa l’aggiornamento sulla diffusione del coronavirus tra gli allevamenti di visoni (12 focolai su 80 allevamenti) e le misure adottate.

Dunque per il governo ellenico insieme a medici, infermieri, anziani e persone malate dovrebbero essere particolarmente tutelati anche gli allevatori di visoni ossia coloro che, proprio con questi allevamenti intensivi, stanno contribuendo alla ulteriore potenziale diffusione del coronavirus SARS-CoV-2 e per giunta in una forma mutata!
Solo pochi giorni fa veniva infatti accertata la presenza del SARS-CoV-2 “dei visoni” in persone residenti in almeno 7 paesi.

Potrebbe accadere anche in Italia.
Ad oggi infatti nel nostro paese, nonostante tra gli 8 allevamenti presenti sia già stato confermato 1 focolaio (a Cremona) il Ministro della Salute Roberto Speranza, invece di vietare definitivamente questi allevamenti, ne ha solo sospeso l’attività (dal 23 novembre al 28 febbraio 2021), peraltro in un periodo in cui questi sono già fermi (i visoni nascono a fine aprile o inizio maggio per poi essere uccisi a novembre).

Evidenze scientifiche hanno dimostrato la catena di contagio uomo-visone-uomo con il virus introdotto dall’uomo negli allevamenti, dove si diffonde e muta per poi tornare all’uomo.

Abbiamo già documentato come gli allevatori di visoni non rispettano le minime norme per mantenere in biosicurezza queste strutture mettendo a rischio non solo la loro salute ma anche la salute dell’intera comunità.
Ora dovrebbero anche beneficiare, per primi, del vaccino anti-Covid19?

Per questo chiediamo al Ministro della Salute Roberto Speranza di VIETARE definitivamente questi allevamenti.