Vaccino Covid, tutto da rifare a causa di Omicron

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Omicron 4 e Omicron 5 potrebbero mettere a serio rischio l’immunità acquisita. È questo ciò che emerge dall’unione dei dati sulle varianti di Sars-Cov-2 con quelli della copertura vaccinale, che evidenziano un netto calo della protezione.

Le varianti Omicron (in particolare 4 e 5) combinano infatti una maggiore diffusività, rispetto le varianti precedenti, con una crescente capacità di eludere la risposta immunitaria e quindi i vaccini. Se il mondo grida per un “ritorno alla normalità”, allentando le misure anti-Covid, le subvarianti Omicron hanno preso a circolare sempre più rapidamente, favorite proprio dall’eliminazione delle norme di sicurezza.

Un dato certamente non rassicurante, soprattutto se associato al fatto che nei paesi più avanzati, tra cui l’Italia, la protezione dei vaccini è in evidente calo, raggiungendo i livelli più bassi registrati fino a oggi.

A livello nazionale è impossibile ignorare il fatto che se in 6 settimane (dal 26 marzo-1° aprile al 30 aprile-6 maggio) i contagi sono calati del 35,1% (da 489.999 a 317.807 casi positivi), contemporaneamente si è assistiti alla riduzione dei tamponi eseguiti del 34% (da 3.287.286 a 2.169.024). Dati che suggerirebbero quindi più che un’effettiva regressione dell’epidemia, una riduzione dell’attività diagnostica. Non si può quindi essere certi se le nuove varianti stiano circolando o meno lungo la penisola.