La dose è stata inoculata stamattina a una donna volontaria presso l’Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma.
“Sono emozionata e orgogliosa. Spero di poter essere utile al nostro popolo. Mi auguro che la mia disponibilità – ha detto la volontaria – possa essere d’aiuto per salvare vite e che le persone siano sempre più responsabili per non mettere a rischio se stessi e gli altri.”
“Se tutto avviene nei tempi programmati il nostro auspicio è che il vaccino sia prodotto in primavera”, ha detto il direttore sanitario.
Il direttore scientifico ha commentato: “L’Italia entra da protagonista nella ‘guerra’ dei vaccini, non per arrivare prima ma per arrivare meglio e mettere il Paese in un sistema di parità. Perché avere un vaccino italiano significa non essere schiavi e servi di altri Paesi che diranno ‘io prima’.”
Per la realizzazione dell’obiettivo sono stanziati 8 milioni di euro: 5 dalla Regione Lazio e 3 dal Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica.
Il vaccino è realizzato, prodotto e brevettato dalla società biotecnologica italiana ReiThera di Castel Romano.
P.S. Vorrei chiedere una spiegazione a qualcuno che se ne intende (chiedo scusa ma di mestiere faccio l’economista, sono ignorante in materia).
Il direttore sanitario Vaia dice “Se tutto avviene nei tempi programmati il nostro auspicio è che il vaccino sia prodotto in primavera” ma poi aggiunge “mercoledì proseguiremo con altri due volontari e così a seguire tutti gli altri fino a 24 settimane. Poi se tutto andrà bene ci saranno la seconda e la terza fase di sperimentazione che probabilmente faremo in un paese dell’America Latina dove il virus è in crescita”.
Il tutto riportato dall’Ansa virgolettato, metto qua il link:
https://www.ansa.it/…/covid-somministrata-la-prima-dose-di-…
Ora, domanda: come è possibile produrre il vaccino in primavera, se dice lui stesso che ci vogliono 24 settimane (6 mesi) per completare la fase 1, poi bisogna fare le fasi 2 e 3 della sperimentazione, e poi produrlo?
