“Anche oggi assistiamo ad un dramma, sembra purtroppo anch’esso annunciato. Un uomo nel torinese ha sparato alla moglie, ai figli gemelli di due anni e al cane, per poi suicidarsi, dopo aver avvertito il fratello di avere questa intenzione. L’espediente? Il desiderio di lei di separarsi. Il femminicidio come conseguenza estrema della volontà di possesso di un uomo su una donna non si arresta, purtroppo. Non parliamo di gesti folli o di raptus, c’è una cultura da combattere dietro reati come questi. Nella tragedia odierna, a farne le spese sono stati anche due bambini piccolissimi e persino l’animale di famiglia. Piangiamo questa giovane donna e suo figlio, mentre speriamo ardentemente che la bambina, la quale lotta con la morte, possa salvarsi. Ci stringiamo a due famiglie massacrate. Una cosa è certa: le donne corrono più rischi vicine ad un uomo armato. E’ inaccettabile, ma è così. E’ necessario cominciare a porsi seriamente questo problema”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della commissione Femminicidio.
