Variante Delta, Minelli: “Preoccupa, vaccinare anche adolescenti”

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L’immunologo: “E’più trasmissibile del 60% rispetto alla variante inglese e ha una discreta resistenza ai vaccini”

La variante delta (o indiana) spaventa l’Europa e anche l’Italia, dopo aver causato un aumento dei casi in Gran Bretagna. “Preoccupa ma possiamo prepararci e superare anche l’impatto che avrà. Occorre però correre con il completamento del ciclo vaccinale e immunizzare anche gli adolescenti”. A fare il punto per l’Adnkronos Salute è l’immunologo Mauro Minelli, responsabile per il Sud della Fondazione italiana di Medicina personalizzata.

La variante delta (B.1.617.2D) “è un ceppo del nuovo coronavirus che, nell’autunno del 2020, è stato identificato per la prima volta in India. E’ caratterizzato da una parziale resistenza ai vaccini – spiega – pur tuttavia non immediatamente percepita in ragione di diversi fattori di confondimento che nello stato indiano, falcidiato da oltre 400mila casi al giorno, rendevano decisamente difficile un’analisi puntuale del fenomeno”.

La piena caratterizzazione della variante delta è stata possibile con la sua diffusione in Inghilterra, che ha permesso un approfondimento e una verifica più completa del virus mutato – ricorda Minelli – Si è così potuto sapere che questa variante è più trasmissibile del 60% rispetto alla variante Alfa (nuova definizione della più nota variante ‘inglese’) che, a sua volta, era del 60% più trasmissibile del ceppo originario di Wuhan. Appare evidente come tutto questo – sottolinea – possa fornire al Sars-CoV-2 un importante vantaggio in termini di diffusione e di aggressività. La potenziale pericolosità della variante delta – prosegue – è legata fondamentalmente alla sua discreta resistenza ai vaccini, soprattutto spiccata nei soggetti vaccinati con una sola dose, per quanto possibile anche in coloro i quali abbiano ricevuto entrambe le dosi”.