Vecchietti terribili e Heat Maps “fredde”: il gioco vale la candela?

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Nella nuova puntata del podcast di Adriano e Massimo, i due host partono parlando della ridotta percentuale di gol realizzati dalla Juventus rispetto alla scorsa stagione.
È una statistica unicamente imputabile all’addio di Cristiano Ronaldo oppure c’è un fattore di preparazione e approccio mentale che sembra diventare sempre più evanescente?
I numeri parlano chiaro: alla quattordicesima giornata dello scorso campionato, i bianconeri avevano segnato 27 gol; quest’anno, allo stesso checkpoint, la squadra di Allegri ha gonfiato la rete solo in 18 occasioni.
Nonostante questo, però, capita che i giocatori più determinanti sul risultato finale, come CR7 la scorsa annata, abbiano un impatto negativo sull’occupazione degli spazi durante l’arco dei 90 minuti.

Su questa categoria di analisi, un “erede” del portoghese è Zlatan Ibrahimovic, che trasforma nitidamente il gioco e, di conseguenza, i parametri più importanti nell’analisi statistica del gioco del Milan.
Lo svedese, che guida il carro dei “vecchietti terribili”, però, ha una mentalità meno propensa al gioco corale rispetto ad altri due campioni “stagionati” come Mertens e Dzeko: le Heat Map del belga e del bosniaco, ad esempio, sono “calde” in molte più zone del campo.
Cosa determinano tutti questi aspetti analitici nelle riflessioni tattiche complessive sui top team del nostro campionato? La risposta è nel nuovo episodio di “Il Calcio non è un Giuoco”.