TRENTO: Verso un sistema universalistico per l’infanzia

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Con 24 Nidi, 1162 posti e la politica di riduzione delle tariffe, si aprono nuove prospettive per i servizi educativi che favoriranno azioni di continuità e integrazione per la fascia d’età 0-6

Possibilità di condividere spazi per i bambini 0-3 nelle materne sottoutilizzate a causa del calo demografico. Una prima valutazione verrà fatta dopo la sperimentazione attivata quest’estate a Roncafort

Ventiquattro Nidi d’infanzia, di cui 7 a gestione diretta, con 1162 posti complessivi. Un centro genitori-bambini per promuovere la socializzazione tre i bambini e il confronto tra i genitori. Una percentuale di soddisfazione delle domande che nel 2022 ha superato il 90 per cento. Un rapporto tra posti al Nido e popolazione residente 0-3 anni che supera il 47 per cento (il cosiddetto obiettivo di Lisbona, indicato dall’Ue, è del 40).

Erogazione di contributi per oltre 29 mila ore di nido familiare Tagesmutter.

Una retta del nido che ad oggi, tenendo conto del bonus Inps, è completamente gratuita per oltre il 50 per cento delle famiglie. Un investimento di oltre 14 milioni di euro per i Nidi (a gestione indiretta e diretta) a cui bisogna aggiungere 91 mila euro per il Centro genitori-bambini e 163 mila euro per contributi alle famiglie che usufruiscono del nido familiare Tagesmutter. Questa è la fotografia dei servizi educativi comunali, destinati alla fascia d’età 0-3, che perseguono il duplice obiettivo di garantire benessere e opportunità educative ai bambini e insieme di favorire la conciliazione tra famiglia e lavoro. La prospettiva oggi è quella di andare verso un sistema universalistico per l’infanzia che prevede la sperimentazione di un sistema integrato 0-6, capace di rispondere a bisogni diversificati di una società sempre più complessa.

Oltre alle azioni di continuità già in essere (attività condivise tra bambini del Nido e scuola d’infanzia, orientamento e informazioni alle famiglie dei bambini che passano dal nido alla scuola d’infanzia, incontri di coprogettazione tra educatrici e insegnanti), è prevista la condivisione di spazi o la messa in comune di servizi (per esempio cucina e lavanderia) e la sperimentazione di “poli per l’infanzia” che accolgono in un unico edificio o in edifici vicini spazi sia per la fascia d’età 0-3 sia per quella 3-6, con la conseguente razionalizzazione delle risorse.

Nel polo per l’infanzia si realizza una continuità del percorso di crescita tenendo conto dei bisogni di ciascuna età. Questa scelta pedagogica favorisce le relazioni tra età differenti nei primi sei anni di vita prevedendo sia momenti ed esperienze specifiche per ciascuna età, sia momenti di incontro e confronto tra bambini di età diverse, con “contesti aperti”. Si viene infatti a creare un contesto formativo dove i piccoli imparano dai più grandi, questi ultimi si prendono cura dei più piccoli, ma possono anche imparare: si promuovono così la fiducia reciproca, la responsabilità, la consapevolezza emotiva e sociale.

Grazie a progetti mirati condivisi con la Provincia autonoma, le sperimentazioni 0-6 anni potranno collocarsi all’interno delle scuole dell’infanzia presenti sul territorio del comune di Trento, che in questi anni affrontano una diminuzione delle sezioni a causa del calo della natalità, con il rischio di chiusure o accorpamenti di strutture.

Verrà così ampliata la disponibilità di posti 0–3 anni e sarà soddisfatta la domanda delle famiglie che non riescono ad accedere ai servizi educativi.

Già nell’estate 2023 il Comune di Trento attiverà una sperimentazione per i servizi estivi (nido e scuola dell’infanzia estiva a Roncafort), a cui seguirà una valutazione del percorso e la realizzazione di strutture 0-6 (per esempio a Sardagna).