Vigili del Fuoco Liguria: Infantino (Fp Cgil) “Siamo sotto di 130 unità: servono assunzioni subito”

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Genova –  “In Liguria mancano 130 vigili del fuoco, 86 solo a Genova” è questa la denuncia di Luca Infantino Coordinatore regionale dei Vigili del Fuoco per la Funzione Pubblica Cgil Liguria “È una situazione insostenibile che si protrae da troppo tempo. Il nostro è un mestiere rischioso e faticoso, è inaccettabile che il personale debba rinunciare alle ferie o al riposo psicofisico per non lasciare scoperti i turni”.

I dati elaborati dal comparto dei vigili del Fuoco della Funzione pubblica Cgil sul territorio regionale non lasciano dubbi: negli ultimi anni gli organici dei vigili si sono assottigliati sino ad arrivare ad un ammanco di 130 unità.  “Nonostante le recenti assunzioni – continua Infantino – i ritardi procurati dalla burocrazia hanno rallentato l’iter assunzionale a tal punto che oggi non si riesce nemmeno a coprire il turnover di chi va in pensione”.

I vigili del fuoco della Liguria sono costretti ai doppi turni, agli straordinari per coprire il servizio di soccorso che, a causa anche dei cambiamenti climatici,  sono diventati sempre più frequenti e intensi. Tutto questo mentre rimangono bloccate in attesa di autorizzazione da parte del Dipartimento della Funzione Pubblica e del MEF circa 800 assunzioni già finanziate.

Per Infantino si tratta di una beffa “800 assunzioni sono già garantite e attendono solo l’autorizzazione degli organi competenti –  così come attendono per lo stesso motivo gli idonei al concorso in numero di 250 che, grazie alla proroga della graduatoria chiesta e ottenuta nel Decreto Incendi, potrebbero trovare un posto di lavoro subito. In questa graduatoria ci sono ben 3 mila idonei. Ora la volontà di venire incontro alle necessità dei vigili del fuoco con nuove assunzioni, è solo politica”.

La Liguria, i Vigili del Fuoco della regione chiedono certezze e garanzie, chiedono più rispetto dalle istituzioni e dal governo: le tante promesse fatte e ancora non mantenute arrivate successivamente alle alluvioni che hanno colpito il territorio e, in particolare, dopo il crollo del Ponte Morandi, pesano come un macigno sulla salute e sulla sicurezza del personale.