Virologo: “Preoccupa velocità di diffusione, rassicura mortalità bassa”

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“Ciò che è più allarmante è la diffusione rapida che ha questo virus, mentre l’elemento più tranquillizzante sembra essere la mortalità molto bassa”. Lo dice all’Adnkronos Salute Giorgio Palù, professore ordinario di Microbiologia e virologia all’università di Padova ed ex presidente della Società europea e italiana di virologia. “Su ‘Science’ di oggi – fa sapere l’esperto – epidemiologi di Hong Kong, londinesi e americani, sulla base dello studio del ciclo di infezioni accertate, ipotizzano che i casi siano di alcune decine di migliaia. Il ciclo di replicazione di questo coronavirus è molto rapido ed è già stata accertata una capacità infettante superiore a quella della Sars, oltre a un’ampia capacità di contagio umano, con una mortalità, però, piuttosto bassa, dell’1-2%”. Per Palù, “bisogna tenere presente che più un virus è violento e mortale, più si autolimita: il 2019-nCov invece si replica velocemente e non causa alta mortalità, quanto piuttosto a un impatto importante a livello dei sistemi sanitari e sociali, pesa sugli ospedali, sui giorni di lavoro persi, sulla produttività, sugli scambi commerciali e comunicativi. Non è un caso che sia stato un quotidiano economico come il ‘Wall Street Journal’ a parlarne per primo”, conclude.