VIRUS CINA, NAVE CROCIERA FERMA A CIVITAVECCHIA

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VIRUS CINA, NAVE CROCIERA FERMA A CIVITAVECCHIA: CODACONS CHIEDE A PREFETTURA E MINISTERO DI GARANTIRE DIRITTI UTENTI

VALUTARE SBARCO E MESSA IN QUARANTENA DEI PASSEGGERI IN ATTESA DELL’ESITO DEI TEST

Garantire i diritti dei 6000 passeggeri a bordo della nave da criocera ferma al posto di Civitavecchia a causa di un caso sospetto di coronavirus. A chiederlo il Codacons, che si rivolge alla Prefettura e al Ministero della salute.

“In queste ore monta la protesta dei viaggiatori presenti sulla nave, che stanno vivendo una vera e propria odissea a causa dell’allarme sanitario scoppiato a bordo, con evidenti disagi e assenza di informazioni certe – spiega il presidente Carlo Rienzi – La situazione d’emergenza impone certamente misure di sicurezza, ma chiediamo alle istituzioni di garantire i diritti dei passeggeri coinvolti, valutando lo sbarco a terra degli stessi e la messa in quarantena dei viaggiatori fino a che non vi saranno certezze circa l’esito dei test avviati dalle autorità sanitarie”.

“La Prefettura e il Ministero della salute devono quindi attivarsi per ridurre al minimo i disagi per i passeggeri, la cui vacanza si sta letteralmente trasformando in un incubo” – conclude Rienzi.