Il quale prima o poi, comunque presto, sarà destinato a pentirsi di aver accettato il bis.
La nostra impressione è che Draghi ne abbia le tasche piene dei partiti che costituiscono la sua maggioranza. Ma su questo punto potremmo sbagliarci, voltiamo pagina. Mettiamo pure che il premier riveli di essere dotato di una grande resistenza alla imbecillità conclamata dei partiti. Rimane il fatto che tra un annetto gli italiani saranno chiamati alle urne per il rinnovo del parlamento.
Sic stantibus rebus è difficile immaginare una coalizione di governo in grado di essere tale e di poter reggere un esecutivo. Tra l’altro rammentiamo a Mattarella che il numero dei deputati e dei senatori, per effetto di una legge idiota voluta dai suicidi pentastellati, diminuirà sensibilmente per cui molti rappresentanti del popolo rimarranno disoccupati, pertanto saranno votazioni all’ultimo sangue. Si dà il caso che non siamo in grado di intuire quale esito sortirà dalla conta dei suffragi.
Ci sarà da ridere per noi se quello della Meloni sarà il gruppo che otterrà una massa di preferenze tale da renderlo il primo nel Paese. Ovviamente la supremazia della destra non basterà a formare la maggioranza, servirà che Giorgia riesca ad allearsi con altri partiti per gestire il potere.
Quali? Difficile immaginarlo. Quindi sarà un casino infernale che Mattarella, il redivivo, dovrà affrontare con poche speranze di risolverlo. Non dico che al capo dello Stato salteranno i nervi, ma dovrà abusare di camomilla per stare calmo e non mandare tutti al diavolo. Il rimpasto velenoso è alle porte e sono sicuro che Sergio si pentirà di aver accettato la conferma al Colle, perché dovrà impazzire per riuscire a dare un governo a tutti noi, posto che Draghi nel bordello generale non ci vorrà stare e cambierà mestiere.


