Volevate la competenza? Adesso l’avete

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È vero: Sua Dragonicità ha fatto il miracolo tanto auspicato da Renzi, tutta la carta igienica stampata e tutto il nulla simil-giornalistico accampato nelle televisioni.

Prima è riuscito in un colpo solo, a riesumare i peggiori ministri della storia repubblicana (Brunetta e Gelmini) e con un tocco magico, renderli competenti all’istante. Tanto che la Gelmini ha subito elaborato e scritto, in 14 minuti, una tesi sul “Bosone di Higgs” ed ha capito la faccenda dei neutrini e del tunnel. Pare sia rimasta confusa solo sul Gran Sasso, perché ha chiesto se si trovasse in Svizzera. È riuscito, perfino, in un momento di altissima competenza, a defenestrare la Bellanova. Ma poi ha capito che la presenza della bracciante agricola pugliese dava più peso al governo, e l’ha riammessa come sottosegretario. È riuscito a riesumare ed applicare il manuale Cencelli, nella forma più gloriosa possibile e che avrebbe fatto invidia ai più intricati governi del pentapartito (quelli con 80 ministri e 275 sottosegretari, per intenderci). Craxi, De Mita e Forlani non avrebbero potuto fare meglio (o peggio, secondo i soliti miscredenti).

Sua Forzitalietà è riuscito, inoltre, con un atto di magia e sconfiggendo la matematica (che su suo ordine è stata retrocessa a scienza opinabile), a rendere importante Forza Italia, con l’assegnazione di tre ministeri, mentre prima non se la cagava nessuno. Sua Salomonicità è riuscito ad ubriacare la moglie e pure il marito, conservando la botte piena. Ha accontentato tutti, perfino gli uomini che si lamentavano e dicevano: “ma ste cacchio di femmine dappertutto. E mo’ non basta?”, nominando 15 ministri di sesso maschile ed 8 di sesso femminile.

Accontentando anche il suo mentore iniziale Andreotti che, pare, gli sia apparso in sogno. Ha accontentato i sindacati, nominando uno di loro (un pochetto fascista, un pochetto amico di mafiosi, un pochetto con la lingua lunga e consono ad esternazioni folli, ma anche un pochetto amente), un certo Durigon, sottosegretario all’economia, dopo che lo stesso gli ha garantito che cammini sempre con una calcolatrice portatile.

Sua Grillicitàstocazzo ha un pochetto maltrattato i cinquestelle, però ha spiegato che stava solo applicando il cristianesimo. “Beati gli ultimi”. Sua Sabiduria ha estasiato gli adoratori. Fra questi, i bicipiti ipertrofici di De Angelis, la barba perfetta (curata da un geometra) di Giannini, Mentana con la foto di Renzi nel taschino (che bacia ogni 18 secondi), Paolo Mieli in evidente trance ormai da 7 mesi, tanto da sbagliare tutto, anche calcoli aritmetici semplici, Maria Teresa Meli in divisa da abitante di Eastwick sopravvissuta al rogo, Molinari che da sette mesi ha una faccia da bimbo che ha visto Babbo Natale, Damilano con il sorriso asimmetrico ancora più sorriso e sempre più asimmetrico.

E poi tutti gli altri fedeli: l’intelligente Merlino, la sorridente Panella e tanti altri ancora. Sua Maestria ha detto: volevate la competenza? Adesso l’avete. La competenza al massimo possibile. Ed ha mantenuto la parola: tutta la competenza nel buttare in mezzo ad una strada la gente, licenziare in forma massiva lavoratori, eliminare dignità e decreto dignità, cassare qualunque idea di salario minimo, dimezzare l’assegno unico per i figli minori, togliere il cashback, tentare di offrire impunità perenne a malfattori di ogni genere e tipo (inclusi, ovviamente, mafiosi, corrotti e malversatori), condonare cartelle esattoriali, cercare di accontentare tutti i capricci di Salvini e, soprattutto, creare un canale preferenziale fra i soldi e gli ingordi appetiti di Confindustria, non senza, prima, ripristinare i finanziamenti (una scandalosa ruberia legalizzata) ai giornali. Ha maltrattato il sud, ma questa non è una novità. E, comunque, sta correndo ai ripari con la progettazione e costruzione del ponte sullo stretto (ahinoi, tutti) Renzi è felice. Il suo progetto di transizione al modello Saudita di liberismo, è avviato.

Fonti del Quirinale parlano di un Mattarella con una felicità incontenibile. Chi scrive vi lascia perché deve andare immediatamente a vomitare.

Giancarlo Selmi