Von der Leyen: “Sottovalutata difficoltà produzione di massa vaccini. Scienza ha superato industria

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“La battaglia contro il virus è una maratona, non è uno sprint. Ha bisogno di lungimiranza e resistenza. Abbiamo bisogno di anticipare e prepararsi con immediatezza. Per questo la prossima settimana lanceremo la nostra agenda di preparazione contro le nuove varianti”. Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, parlando al Parlamento europeo sullo stato della strategia di vaccinazione contro il Covid-19 in Ue. “Forse siamo stati troppo fiduciosi nella consegna puntuale delle dosi di vaccini anti-Covid che avevamo ordinato. Siamo tutti concentrati sullo sviluppo dei vaccini, ma globalmente abbiamo sottovalutato le difficoltà legate alla produzione di massa” sottolinea poi la presidente della Commissione Europea. “”Ci vogliono normalmente 5-10 anni per produrre un nuovo vaccino – continua von der Leyen – lo abbiamo fatto in 10 mesi. E’ un grande successo scientifico, del quale dovremmo essere fieri. Ma la scienza ha superato l’industria: la produzione dei nuovi vaccini è un procedimento molto complesso”. “E’ semplicemente impossibile – prosegue – mettere su uno stabilimento produttivo dall’oggi al domani. Questi vaccini integrano fino a 400 componenti e la produzione coinvolge moltissime imprese. E’ per questo che abbiamo creato una task force per aumentare la produzione dei vaccini”. Poi aggiunge: “Con soli altri 250 grammi di molecole sintetiche avremmo un milione di dosi in più del vaccino contro il Covid”. “Giusto ordinare collettivamente i vaccini” Ordinare “collettivamente” i vaccini anti-Covid, a livello europeo, con gli accordi di acquisto anticipato siglati dalla Commissione per conto degli Stati membri, è stata “la cosa giusta da fare” sottolinea Ursula von der Leyen. “Non posso neanche immaginare – ha aggiunto – che cosa sarebbe successo se un pugno di grandi Paesi fossero corsi all’acquisto, lasciando gli altri a mani vuote. Che cosa avrebbe significato per il mercato unico e per l’unità d’Europa? In termini economici, non avrebbe avuto senso e avrebbe comportato la fine della nostra comunità”. “Obiettivo: vaccinare entro l’estate il 70% della popolazione europea” “La campagna di vaccinazione in Europa ha preso velocità. Da dicembre sono state consegnate 22 milioni di dosi di vaccini, ma non siamo dove vorremmo essere. Lavoreremo a fondo in modo da raggiungere nostro obiettivo, cioè vaccinare il 70% della popolazione in Europa entro l’estate (già ne sono state vaccinate 60 milioni) ” illustra la presidente della Commissione europea. Poi elenca: “In Polonia il 94% degli operatori sanitari e l’80% degli ospiti delle case di cura sono stati vaccinati; in Danimarca per le case di riposo siamo al 93%; in Italia oltre il 5% della popolazione è stato vaccinato”. “Su Irlanda commesso errore che è stato corretto” “Sull’Irlanda e’ stato commesso un errore di cui ci rammarichiamo” spiega Ursula von der Leyen, nel suo intervento in Europarlamento sullo strumento per bloccare l’export. “Un errore che è stato corretto”, ha evidenziato la leader Ue. Ed ha aggiunto: “La mia Commissione farà di tutto per proteggere la pace dell’Irlanda del Nord come ha fatto nell’intero processo di Brexit”. La Commissione aveva incluso l’Irlanda dell Nord tra i paesi soggetti al meccanismo di trasparenza per il trasferimento dei vaccini, ricreando di fatto il confine con il resto del paese.