Welfare. Tagliaferri (Fdi): bonus baby sitter nei comuni dove, causa Covid, sono stati ridotti i servizi

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Festival ASIA QUESTALTROMONDO PAT / COME AQUILONI SOPRA LA SCUOLA / Ufficio stampa Giunta PAT

“Una della difficoltà principali è quella di non poter prendere supplenti per sostituire chi è a casa perché positivo o in quarantena perché si possono cercare i supplenti solo per chi è assente per oltre 15 giorni”

Quanti Comuni hanno “tagliato” i servizi per l’infanzia a causa della quarta ondata da Coronavirus? La Regione ha previsto risorse per sostenere le famiglie alle prese con la riduzione dei servizi?

A chiederlo, in un’interrogazione, è il consigliere Giancarlo Tagliaferri (Fdi) che ricorda come “sono molte le città della nostra regione alle prese con la mancanza di professori e personale scolastico. Il 30%-40% degli istituti fa orario ridotto per la mancanza di docenti, così come succede a Bologna per le scuole dell’infanzia e nei nidi, sono sospese le attività dopo le ore 16.30 fino a fine mese perché un numero sempre maggiore di personale impiegato in questi servizi è positivo al Covid1. Ne deriva un calo dell’offerta dei servizi ai cittadini e relative difficoltà per le famiglie”.

Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla Giunta “quanti Comuni in Emilia-Romagna hanno dovuto sospendere le attività fino a fine mese per un numero sempre maggiore di personale impiegato positivo al Covid1 e impossibilitati alla sostituzione momentanea e se la Regione abbia intenzione di prevedere risorse per le famiglie in grandissima difficoltà nell’organizzazione famigliare al fine di aiutarle ad affrontare la nuova situazione, introducendo, ad esempio, un bonus baby sitter”.