Zingaretti: “Per sconfiggere il populismo bisogna ricostruire speranze”

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“Io ho sempre detto che non c’è la prospettiva di un governo con i 5 stelle. La novità è un’altra: avevamo ragione noi che sostenevamo che il loro elettorato non è un blocco: è composito. Noi non abbiamo nessun interesse che si consolidi e quindi dobbiamo parlare anche a quell’elettorato che Di Maio ha portato in un vicolo cieco diventando subalterno a Salvini. Questo è quello che intendo fare, cambiando radicalmente atteggiamento rispetto al 4 marzo: gli accordicchi invece non mi hanno mai interessato“.

Nicola Zingaretti, in un’intervista pubblicata stamattina dal Corriere della Sera, torna su uno degli argomenti preferiti dai cronisti politici: le alleanze del futuro. Il segretario Pd è chiaro nella risposta che dà a Maria Teresa Meli del Corriere: non interessano patti di governo con il M5S, ma parlare all’elettorato – eterogeneo, scontento, mobile – che ha dato un consenso rilevante al Movimento e che oggi probabilmente sta riflettendo sulla bontà della scelta elettorale fatta.
L’Italia sconfitta da Salvini e Di Maio

I temi dell’intervista, però, non si limitano agli esercizi di politica per addetti ai lavori. L’affondo di Zingaretti è innanzitutto su lavoro ed economia: “Il lavoro – spiega – è sempre più precario e parcellizzato. Inoltre l’Istat dice anche che la crescita è praticamente a zero. In tutto ciò la pressione fiscale è cresciuta e, secondo i dati dell’Inps, la cassintegrazione è aumentata del 99,8 per cento. Questi dati ci dicono che il governo Conte-Salvini-Di Maio ha portato il Paese in una situazione economica, e tra breve anche sociale, drammatica“.
Dalla critica del presente alla costruzione del futuro

La giornalista chiede pone una domanda sulla Costituente e Zingaretti risponde che “per sconfiggere il populismo bisogna ricostruire speranze“.

La chiamata è quella che il Pd fa all’Italia migliore: “Il Pd sarà il partito della sostenibilità, della scuola, del diritto alla salute. – sottolinea il segretario dem – Di un nuovo modello di sviluppo per creare lavoro. Questo è l’obiettivo della «Costituente delle Idee»: ribelliamoci alla subalternità di costruire la nostra agenda sui tweet degli altri e coinvolgiamo milioni di persone per una visione all’altezza del grande Paese che siamo. Dove ci sta portando l’odio di Salvini o l’opportunismo di Di Maio lo stiamo vedendo. Costruiamo un’altra via“.