Adesso l’Organizazzione Mondiale della Sanità lo dice con semplicità e chiarezza:
il coronavirus non doveva diventare una pandemia. Si potevano chiudere i confini del primo focolaio virale e misurarsi con una epidemia grave ma circoscritta geograficamente. La catastrofe in cui ci troviamo è il frutto dell’incapacità dei governi di aderire alle norme del diritto internazionale e di cooperare, come accadeva in passato (perfino con la Guerra Fredda) sul terreno della salute. Si tratta di una responsabilità storica molto pesante, che deriva in modo diretto dalla consacrazione politica di due miti nefasti del nostro tempo: quello del primato nazionale e quello della competizione libera quanto selvaggia.