5 EURO L’ORA, SENZA CIBO E COSTRETTI A BERE ACQUA DI POZZO

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Nei mesi scorsi abbiamo accompagnato dei lavoratori residenti al Gran Ghetto (loc. Torretta Antonacci) dai carabinieri per sporgere denuncia nei confronti di Nicola

La società “Schermo“, di intermediazione fittizia che assumeva, per conto di altre aziende, operai agricoli da impiegare nei campi ma che nei fatti non pagava contributi, non forniva strumenti di protezione individuale e non rispettava le regole di di sicurezza sui luoghi di lavoro.

È stata accertata l’assunzione irregolare di circa 150 braccianti, reclutati da caporali nei ghetti di Borgo Mezzanone e Gran Ghetto di Rignano.
Sottoposti a turni di lavoro estenuanti senza cibo e, addirittura, invece di acqua potabile veniva data loro acqua di pozzo, anche nelle ore più calde della giornata.
I lavoratori venivano pagati 5 euro l’ora oppure a cottimo, 4,5 euro a cassone. Agli indagati, 7 in totale, di cui 3 in carcere e 4 agli arresti domiciliari, viene contestato l’intermediazione illecita e lo sfruttamento del lavoro.
Flai Cgil Foggia