Solitudo il titolo, solista lo strumento. Eppure, Anais, in questa nuova opera, sola non lo è mai veramente, neanche sul palco. Solitudo, infatti, è tutt’altro che un album e concerto monocolore, ma stupisce, invece, per la moltitudine di suoni e la ricchezza armonica e melodica.
Il materiale musicale trae spunti da testi letterari, ricordi o riflessioni sulla vita contemporanea. Legati saldamente uno all’altro, per quanto diversi tra loro, i brani rivelano anche le numerosissime influenze musicali di Anais, la quale annovera nel suo background esperienza di studio ed esecuzione di musica classica e barocca, folk, world music, pop, progressive rock, fusion e infine il jazz.



